Pitti Uomo Giugno 2019 Bagutta: il viaggio alla scoperta della camiceria maschile
Pitti Uomo Giugno 2019 Bagutta – Il viaggio come catalizzatore del rinnovamento e della crescita è la metafora della main collection primavera estate 2020 per l’uomo, una proposta ricca di riferimenti provenienti da mondi lontani, indagati da Bagutta attraverso l’individuazione di un elemento comune – il design – che ci porta a visitare tre capitali cardine dell’epoca moderna: Stoccolma, Cape Town e Tokyo.
Atmosfere, forme, culture, paesaggi e sensibilità si alternano dunque nel racconto di stile ed eleganza elaborato da Pietro di Matteo, che debutta per Bagutta con la collezione estiva a Pitti Uomo 96.
Il minimalismo e la funzionalità, colori pieni e luminosi, profili delicati e curve sinuose ci conducono in Svezia, con proposte guidate dallo stile scandinavo, mentre Cape Town ispira attraverso i suoi cieli meravigliosi, nuances calde e architettura e ville dalle viste mozzafiato.
L’armonia giapponese tra l’uomo e la natura, in cui si alternano le delicate note dell’hanami, la contemplazione dei ciliegi in fiore, e l’esuberanza notturna delle vie di Shibuya, ci accompagna invece attraverso sfumature in cui si incontrano tradizione e contemporaneità metropolita.
Questi riferimenti geografici si traducono così in palette cromatiche trasversali all’intera collezione, all’interno della quale grande importanza viene conferita a rosa, fondi bianchi, aranci e rossi, contrapposti al denim e all’indaco, che a loro volta virano verso verdi e sfumano in azzurri e viola, raggiungendo affascinanti tinte ottanio.
Una collezione pensata per uomini di successo che viaggiano, appassionati di fotografia e design e che vestono la camicia seamlessy, nelle occasioni più formali con fit slim e finiture della sartorialità più alta, e nel tempo libero con colli open e mezze maniche, per non rinunciare alla raffinatezza di un capo senza tempo.
A completamento troviamo inoltre la giacca-camicia, un progetto rigorosamente Made in Italy che apparentemente trascende dal mondo della camiceria pur mantenendone gli stilemi iconografici e restando vicino all’anima del brand, pensato per la stagione estiva nei tessuti denim e lino e realizzato con jersey leggerissimi, seersucker e modelli doppiopetto destrutturati, proposti su righe larghe e revers aperti.
Pitti è dunque l’occasione per presentare queste novità di prodotto attraverso un concept più aperto di stand, all’interno del quale è dedicato uno spazio anche alle proposte donna, mentre la main collection è esposta e pensata come un moodboard che “decora” l’intera parete per la sua lunghezza, affiancando ai singoli capi degli oggetti legati ai paesi che ne hanno ispirato modello, disegno e colori, creando un ulteriore rimando ai riferimenti che si celano dietro la collezione.
Le cinque pareti, costruite con nastri fluo che contribuiranno a rafforzare l’idea di architettura aperta dello stand, mostreranno infatti parte del progetto Fluo Story, una linea iper-giovane pensata in binomio con la capsule dal concept minimal White Story, entrambe caratterizzate da fit over e un’impronta super attuale, con un’estrazione fashion che si differenzia dal mondo classico e osa con colori e modelli fuori dai consueti canoni.
La performance di colori e tessuti vedrà l’artista Arialina Ruzzenenti dipingere a mano con tocchi fluo e accesi delle camicie bianche, che una volta ultimate saranno esibite in teca ed appese all’interno dello stand, esemplari unici che pongono in relazione e fanno dialogare le capsule White e Fluo story e che in futuro saranno protagonisti dello storytelling di Bagutta.
Forte del successo e dell’interesse riscosso nelle ultime stagioni, prosegue il progetto con stampe d’archivio Bagutta di Milano, con giochi di colore che nelle collezioni estive trovano massima espressione nella stampa, attraverso modelli impreziositi da disegni floreali, geometrici e astratti, richiamando ancora una volta la dimensione del viaggio e valorizzando al contempo la storia creativa del marchio.