Chanel Haute Couture autunno inverno 2019: la seduzione lussuosa e voluttuosa
Chanel Haute Couture autunno inverno 2019 – Per la collezione Haute Couture autunno inverno 2019 2020 di Chanel, il Grand Palais si trasforma in una grande biblioteca circolare completa di passerelle. Disposto come un salotto tranquillo con i suoi divanetti, poltrone e tavolini da caffè, i suoi tappeti e ornamenti, irradia serenità ed è un invito a sperimentare la calma procurata dalla lettura.
Virginie Viard fa rivivere la passione per i libri con la sua visione della donna Chanel. Snella, indossa pantofole e décolleté con fiocco in satin o mocassini in vernice nera che reinventano la geometria bicolore della Maison. Piccoli occhiali le danno l’aspetto di una giovane donna desiderosa di cultura, poesia, romanzi.
“Ho sognato una donna con un’eleganza disinvolta e una silhouette fluida e libera, tutto ciò che mi piace del fascino di Chanel”, ha confidato Virginie Viard, direttore artistico delle collezioni di moda della Maison.
Contornata da una sofisticata linea ispirata agli anni ’30, la modernità delle silhouette si mostra nell’elegante nonchalance dei volumi fluidi, sciolti e flessuosi, ed è evidenziata da una cintura o da un fiocco in vita, con curve e pannelli grafici puliti. Nero, bianco, blu navy, miele, prugna e bordeaux sono attraversati da bagliori di rosa, fucsia, blu, verde e arancione, con striature di argento e oro.
Il savoir-faire degli atelier della Haute Couture si evince dalla purezza delle linee e dal taglio dei bordi, dai rasi e dai tessuti bifacciali. I tweed e la crêpe di lana trovano una nuova fluidità. I velluti rispondono alla delicatezza delle pieghe in georgette, e ancora strati di chiffon e organza. Il pizzo strutturato, i ricami multicolori e le piume lavorati uno dopo l’altro che reinventano fiori, spirali e tavolozze in mille sfumature.
Morbidi come le vesti, i cappotti di tweed, dritti o avvolgenti, sfiorano il pavimento, giocando con influenze maschili. Sopra un vestito senza spalline o una gonna di tweed, la giacca diventa un bolero o una giacca da bomber con spalle e maniche arrotondate.
Indossata con ampi pantaloni fluidi, a vita bassa o a vita alta, la giacca viene tagliata, con le spalle a punta, a cui abbina un colletto o un piccolo collo trapuntato. Virginie Viard trasforma anche un piccolo gilet button-up. Alcune hanno colletti a strati che ricordano la spina dorsale di un libro lasciato parzialmente aperto. Motivi e pieghe in tweed sono allineati come tanti volumi sugli scaffali. La giacca e il fascino di Chanel sono come un libro aperto.
La collezione enfatizza le linee molto femminili visibili nel tubino con cintura in tweed bicolore, nei pantaloni di raso indossati con un maglione, nella camicetta in organza abbinata ad un maglione a maniche corte in lana ricamata. Un senso di comfort viene emanata dalle silhouette, incitandoci a prenderci del tempo per leggere in questa bellissima biblioteca.
Tweed, velluto e crêpe di lana fasciano abiti e gonne sinuose, mentre il pizzo e lo chiffon donano volume e leggerezza. Gli abiti lunghi delineano un atteggiamento quasi languido. In raso con un fiocco, in velluto e impreziositi da un fiocco sulla spalla o con tessuti a strati ricamati, che emulano le pagine di un libro.
In questa atmosfera intima, i confini tra ciò che viene indossato al chiuso e all’aperto sono offuscati dagli abiti e dai tubini in pizzo riscaldati da piccoli giubbotti bomber ricamati con fiori fatti di piume e abiti velati di mantelle o cappotti in tulle di seta. E con un fascino spensierato, la sposa è vestita in pigiama e una tunica in raso rosa pallido pieghettata e impreziosita da piume.
Lussuosa, calma e voluttuosa, con una ricchezza di dettagli, Virginie Viard disegna la nuova seduzione di Chanel, sofisticata e femminile.
Presenti alla sfilata gli ambasciatori Chanel Margot Robbie, Marine Vacht, Caroline de Maigret, Phoebe Tonkin, Ayami Nakajo, Ellie Bamber e Zhou Xun, Valerie Pachner, Marion Cotillard, Emily Beecham, Amandla Stenberg e Lukas Dhont.
credit image by Press Office Chanel – photo by Olivier Saillant