Lacoste primavera estate 2020 – La sfilata Lacoste della prossima primavera estate 2020 segna un ritorno al Roland Garros, casa spirituale del tennis francese e terreno di gioco di René Lacoste.

Disegnata dal Direttore Creativo Louise Trotter, la collezione viene presentata tra le serre dei giardini di Serres d’Auteuil mentre Julien Benneteau, capitano del team francese della Federation Cup e il ‘Petit Croco’ Tiago Pirès praticano sul vicino campo Simonne Mathieu.

A casa in questa ambientazione storica, Lacoste celebra una sentita unione di sport, tradizione e stile. Partendo dalle icone inaspettate della storia di Lacoste, Trotter continua a sfidare la tradizione con una verve contemporanea.

Capi originali per la pratica di tennis e golf vengono rielaborati: un souvenir intimo di John F. Kennedy Jr. infilato per il camp estivo nella sua polo Lacoste evoca un mood nostalgico, come il viaggio in auto di René Lacoste da Dieppe a Deauville con Suzanne Lenglen (campionessa mondiale nota per la sua grazia sul campo e fuori).

Proporzioni giocose richiamano il mondo dei vestiti “per la crescita” e altri che ormai vanno stretti. La sartorialità è chiave, riflettendo i codici dell’eleganza sportiva di un tempo. Icona di Lacoste fin dal 1927, la polo piqué viene reinterpretata in chiave moderna in proporzioni squadrate e dettagli ingigantiti di pelle e maglieria.

Unendosi a un logo con font Art Deco e al monogramma ‘L’ all-over, il coccodrillo disegnato da Robert George nel 1926 campeggia in grande sulle taschine sul petto e sulle borse da spiaggia in canvas lavato, o discretamente sulle parti metalliche di mocassini slip-on. Tradizione e innovazione corrono in parallelo per tutta la collezione, elevando le attività quotidiane.

Per la prossima primavera estate 2020, Lacoste ha collaborato con due stiliste britanniche. Sneakers lavorate con la tecnica del collage sono realizzate a mano da Helen Kirkum, riutilizzando i modelli della scorsa stagione e trasformandoli in nuovi ibridi. Il coccodrillo Lacoste viene interpretato nei gioielli Alighieri sotto forma di pendenti in ottone e bracciali dalla gioielliera Rosh Mahtani, trasformando il simbolo della casa in un pegno totemico.