K-Way sfilata Pitti Uomo Firenze – Classico, contemporaneo, tecnologico, funzionale, colorato. Cinque aggettivi che sintetizzano un’icona. È K-Way, il marchio dell’antipioggia per eccellenza che – a 15 anni dalla sua acquisizione da parte del gruppo torinese BasicNet – sceglie Pitti Immagine Uomo 97 per celebrare, con una sfilata, il suo ormai consolidato rilancio.

K-Way ha portato in passerella, a Pitti Uomo 97, i suoi capi più rappresentativi: dai classici dell’outerwear – le intramontabili giacche antipioggia e antivento – ai modelli più elaborati; dai tradizionali double face a una variegata brand extension, diventata rapidamente stile.

Negli ultimi 15 anni il tape tricolore K-Way giallo-arancio-blu, nato da una semplice zip, è stato reinterpretato nei modi più imprevedibili, declinato nei co-branding più sorprendenti; esploso in maxi-grafiche o celato in dettagli discreti; accostato ai materiali più diversi, alle texture più inaspettate, a silhouette e design che sono sempre un passo avanti. A capi che nessuno, prima, aveva immaginato: sempre funzionali, sempre in evoluzione, là dove la tecnologia va a braccetto con la contemporaneità. Là, dove nasce un’icona.

K-Way racconta a Pitti attraverso i suoi capi iconici, all’interno di un scenografico fashion show che si ispira al patrimonio del brand e attraverso il suo celebre slogan “Let it rain”. Era un giorno di pioggia a Parigi, nel 1965, quando al Café de la Paix il giovane imprenditore Léon-Claude Duhamel osservava i passanti muoversi infagottati in impermeabili ingombranti, osteggiati da pesanti ombrelli.

Pensava a come tutto sarebbe stato più semplice con una piccola giacca impacchettabile, da portare sempre con sé in caso di maltempo. Lì arrivava l’ispirazione del primo K-Way: un giacchino leggero, antipioggia e antivento, richiudibile nella propria tasca. Un oggetto che prima non esisteva; un momento dopo, sì.

K-Way fu subito un successo: prima francese, poi internazionale. Trent’anni da icona, tanto da entrare – come marchio registrato – nei vocabolari italiano e francese. Dal 2004, dopo l’acquisizione del brand da parte di BasicNet, il suo heritage è stato studiato, le sue collezioni sviluppate in un’ottica “clever” – sesto aggettivo identificativo del brand: quello di offrire al pubblico i più elevati standard qualitativi.

Gli hairlook dello show sono stati realizzati da Cotril, grazie al lavoro di ricerca di Giovanni Iovino, Global
Creative Director del brand, coadiuvato dal team Cotril. La parola d’ordine per i look creati da Iovino è essenzialità.

Un hair mood, quindi, semplice, pulito ma allo stesso tempo naturale con capelli ordinati ma lavorati con le mani, in modo da conferire maggiore naturalezza alle teste senza dare però l’idea di una troppa artificiosità, e lasciati dunque leggermente messy. Tutti i micro movimenti che si creano in prossimità dell’attaccatura sono stati mantenuti, per un effetto finale molto naturale.

La texture sulle donne è stata realizzata grazie alla schiuma Extra Volume, che ha dato un leggero effetto bagnato, mentre sulle lunghezze, legate in low pony tail con riga laterale, è stata utilizzata Work It, una crema fibrosa, facilmente rilavorabile, che dona texture, corpo e morbidezza ai capelli creando look definiti e a lunga durata. Tocco finale con Red Carpet, per dare lucidità e la lacca Wind per fissare il look.

Sugli uomini, invece, sempre con riga laterale, è stata utilizzata Helmet, la pasta modellante dalla texture gommosa e compatta, per un finish lucido e un fissaggio forte. Su capelli asciutti dona texture e definizione, ai capelli bagnati conferisce tenuta e separazione.

credit image by Press Office – photo by Dario Dinocca