Lanvin Pre Collezione primavera estate 2021 – Per la primavera 2021, il direttore creativo di Lanvin Bruno Sialelli esplora il concetto di fantasticheria, di ricordi reali e di finzione, di fantastici personaggi e narrazioni inventate.

Lanvin Pre Collezione primavera estate 2021: il video

Un dialogo tra il reale e l’immaginario permea la collezione, proprio come i vestiti, che sono un gioco di maschile e femminile, per lui e per lei. Catturati in immagini fisse e in movimento, i modelli diventano un cast d’insieme, di eroi ed eroine di un favola narrativa.

Camicette, foulard, tailleur snelli, si declinano in una palette delicata di toni neutri e colori pastello decolorati al sole. Gli abiti sono accuratamente composti, con guanti, scarpe, turbanti, occhiali da sole, tutti riferiti al glamour della couture tra le due guerre, e al mondo immaginifico e fantastico raccontato dal cinema. Accanto al sogno, ecco la realtà.

I tessuti sono naturali: seta, lana, cotone, cashmere, pelle; per offrire un concetto di lusso con un valore intrinseco, fatto di qualità e longevità. Progettata durante il lockdown, la collezione è ispirata a fugaci immagini tratte da film e dalle riviste, queste immagini sono la riproduzione stessa delle fantasie della moda. Sono contemporaneamente il riflesso di un subconscio desiderio di fuga e di avventura, della gioia di vivere, appena riconquistata.

E’ l’inconscio contro il cosciente: ci sono echi e rimandi ai valori iconici di Lanvin, che sono in continua espansione, il vocabolario stesso della Maison, che si fa sempre più raffinato. L’emblema di Lanvin, progettato nel 1923 da Paul Iribe, inscrive bottoni arrotondati come la bottiglia del profumo Arpège di Lanvin del 1927: è il blu Lanvin, la tonalità chiave. La borsa “Pencil” modernista e rettilinea, è un omaggio alla collaborazione di Jeanne Lanvin con il designer Armand Albert Rateau; la borsa “Sugar”, è l’icona della Maison ideata a metà degli anni 2000, che viene rivisitata per questa collezione.

I gioielli della linea “Arpege”, ispirata al flacone e al tappo della fragranza, è affiancata da bijou costruiti come petali di fiori, la rosa e la margherita – Marguerite era il nome della figlia di Jeanne Lanvin. Qui, la natura è sublimata in parure di petali di metallo fuso a cascata.

La collezione è un viaggio immaginifico che evoca gli anni ’20, quando la Maison raggiunse il successo globale,e Lanvin collabora con l’artista Romain de Tirtoff, conosciuto come Erté, il poliedrico artista nonché celeberrimo illustratore di moda. Una selezione di diverse opere d’arte di Erté sono state utilizzate come stampe. Immagini ed illustrazioni che immaginano la vita reale, disegni surreali che rivelano desideri inconsci.

L’ambiente delle immagini della collezione incarna queste idee: Le Palais Idéal, uno straordinario esempio di architettura d’arte eseguita da Ferdinand Cheval, che ha letteralmente realizzato il suo sogno. Costruito oltre trentatré anni a cavallo del ventesimo secolo, la sua fantastica re-immaginazione di un castello medievale divenne un punto di riferimento omaggio e pellegrinaggio ad artisti come André Breton, Pablo Picasso e Max Ernst. Anaïs Nin ha celebrato il suo successo in un saggio. Qui, il Palazzo Ideale diventa un’opera totale di arte, incorniciando abiti ideati per i suoi abitanti immaginari.

Fantasticare con la moda, realizzare i propri sogni. Voila, ecco a voi, Lanvin!