Foxcatcher una storia americana – Bennett Miller prosegue sul filone che aveva intrapreso già con “Truman Capote – A sangue freddo” e “L’arte di vincere”. In “Foxcatcher – Una storia americana”, infatti, Miller continua ad analizzare temi sociali importanti, attraverso personaggi reali e dalla forte personalità: “Trasformo un fatto reale in finzione per permettere di risalire alla verità, alcuni mesi dopo l’uscita di Truman Capote – a sangue freddo, ho ricevuto una lettera di Harper Lee. Sosteneva che il film fosse una dimostrazione che la finzione può essere un mezzo per arrivare alla verità. Sottolineava il fatto che una buona parte della trama fosse inventata, ma anche che ‘il film raccontava la verità su Truman’. Ho cercato di fare la stessa cosa con Foxcatcher – Una storia americana.”

La storia, ambientata nei mitici anni ’80, infatti, è incentrata sull’improbabile rapporto tra un eccentrico milionario, John du Pont, e due campioni di lotta libera, Mark e Dave Schultz.

Mark (Channing Tatum) è il fratello minore, ed è anche medaglia d’oro alla Olimpiadi, ma continua a vivere nell’ombra di Dave (Mark Ruffalo). Quindi, quando il facoltoso John du Pont (Steve Carrel) lo invita a trasferirsi nella sua residenza, per aiutarlo a formare un team da allenare in vista dei giochi olimpici di Seul, Mark coglie al volo l’opportunità per poter finalmente avere un proprio riflettore, diverso da quello del venerato fratello.

Le motivazioni di du Pont sono diverse, vuole guadagnarsi il rispetto dei suoi pari, ma soprattutto, cerca l’approvazione della madre, interpretata da Vanessa Redgrave, che invece disdegna ogni sua decisione.

La relazione tra i tre incomincia a prendere una brutta piega quando i loro caratteri prendono il sopravvento. La poca autostima di Mark lo spinge a vedere il suo benefattore sempre più come una figura paterna e a cercare la sua approvazione. Mentre du Pont, inizia ben presto a dare segni di instabilità mentale e persuade Mark ad adottare uno stile di vita poco sano e controproducente. Dave, invece, con la naturale sicurezza che emana, richiama l’attenzione di John du Pont, attratto da questo suo dono e consapevole che lui non potrà mai averlo. Le tensioni, la paranoia, la pressione portano i tre uomini verso una fine tragica che nessuno poteva prevedere.

Miller sente parlare per la prima volta della storia dell’eccentrico plurimiliardario John Eleuthère du Pont e dei due fratelli campioni di lotta libera, Mark e Dave Schultz quando i produttori esecutivi Michael Coleman e Tom Heller gli mostrano un articolo di giornale che illustra la vicenda. “Le circostanze mi sono sembrate comiche e assurde, ma le conseguenze erano terribili e reali”, ricorda il regista. “Le cose stranissime che sono avvenute in quella villa non assomigliavano a nulla che io avessi sperimentato in prima persona in vita mia, ma nonostante questo ho subito provato una sensazione di familiarità. C’era qualcosa in quella storia o forse sotto a quella storia che sentivo essere tutt’altro che stana. Anzi, l’esatto contrario”.

Da quel momento, Miller ha percorso in lungo e in largo gli Stati Uniti, viaggiando in Iowa, California, Colorado, Missouri e Pennsylvania, per scovare materiali e intervistare decine di persone, tra cui Mark Schultz e la vedova di Dave Nancy, gli amici e i colleghi lottatori dei due fratelli, persone che avevano lavorato per conto di du Pont, poliziotti e chiunque fosse stato testimone di qualche capitolo della storia. Ma Miller non si è fermato hai resoconti di prima mano, il regista ha anche messo insieme una miniera di video sia di du Pont sia dei fratelli Schultz.

Grazie a questa miriade di materiali e dopo una lunga ricerca, il 12 marzo arriverà finalmente al cinema Foxcatcher. Oltre ai tre protagonisti interpratati da Steve Carell, Channing Tatum, Mark Ruffalo, il resto del cast è composto da Sienna Miller aka Nancy Schultz, moglie di Dave e il Premio Oscar Vanessa Redgrave, ovvero Jean du Pont, la madre di John.

Il film, inoltre, è già nominato a 5 Premi Oscar: Miglior regia – Bennett Miller, Miglior attore protagonista- Steve Carell, Miglior attore non protagonista – Mark Ruffalo, Migliore sceneggiatura originale – E. Max Frye e Dan Futterman, Miglior trucco e acconciatura – Bill Corso e Dennis Liddiard. Insomma, con un cast stellare e le grandi aspettative da premio oscar, non vediamo l’ora di vederlo.