Dior L’Or de J’adoreFrancis Kurkdjian si immerge nello spirito Dior. J’adore si impone di fronte a lui. Si confronta con l’icona, i fiori di una scia che simboleggia, da sola, il lusso, la femminilità trionfante e l’animo pionieristico Dior. Un debutto sotto il segno di un rinnovamento sensuale che lui conduce con umiltà e audacia, determinazione e visione, guidato dalle parole di Christian Dior: «Rispettare la tradizione e osare l’insolenza…»

Dior L’Or de J’adore: la nuova fragranza

Francis Kurkdjian sceglie di sprofondare nel cuore del bouquet floreale di J’adore, nel fulcro essenziale della sua formula così complessa. Vi infonde la sua sensibilità concettuale grazie a una scelta olfattiva radicale: taglia nella profusione floreale, disegna una silhouette che
tende verso un minimalismo radicale, una sensualità organica e una concentrazione inedita.

Come si fonde l’oro per conservarne solo la parte più essenziale e pura, lui isola dei fiori, intensificandone le personalità. Un’essenzialità che diventa la sua nuova firma. Affinché J’adore l’Or diventi un Or de J’adore pieno di senso e profondità. Un piacere olfattivo immediato, brillante e rotondo, sensuale e soave.

Da J’adore l’Or a Dior L’Or de J’adore

Francis Kurkdjian guarda con occhi nuovi J’adore, cercandone l’espressione più essenziale, con l’obiettivo assoluto di ottenere un corpo puro: una quintessenza. Si immerge così nella genesi stessa della scrittura del mitico bouquet, laddove i fiori dialogano tra loro senza che alcuno di essi sovrasti gli altri.

Interroga questo equilibrio dal quale si sprigiona un’impressione floreale maestosa e astratta. Perché J’adore non profuma di ogni fiore ma è la sensazione stessa di un fiore unico, simbolico e simbiotico. L’incarnazione perfetta e universale di un’essenza floreale. Un fiore ideale, che non esiste, ma che incarna, da solo, tutto lo spirito Dior.

Ispirato da questo mistero lussureggiante, sceglie di rivisitarne l’effigie, di stravolgerne le proporzioni, al fine di illuminarne la bellezza sotto una nuova luce. Il suo J’adore sfoggia i riflessi screziati di un liquido prezioso. Un bagno d’oro delle origini nel quale ci si immerge con voluttà e adorazione.

Francis Kurkdjian si appropria del bouquet floreale in due fasi: ne depura la formula, per distinguerla meglio, e poi ne glorifica i fiori, riproponendoli in maestà. L’Or de J’adore opera la sua metamorfosi esaltando un lato floreale “gigante”, letteralmente straordinario. Il bouquet è rinnovato, modernizzato, sostenuto da fiori massimizzati e sovradosati con maestria.

Gelsomino e rosa sono estrapolati, rotondi e incisivi al tempo stesso. Mughetto e violetta esultano, luminosi. Il lato floreale del nuovo bouquet è immediato e diretto. L’Or de J’adore immaginato da Francis Kurkdjian è un piacere sensuale, sensoriale e folgorante. Composizione complessa, limpida e immediata al tempo stesso, svela il suo bouquet come uno zampillo, senza indugi.

Dior L’Or de J’adore

«Christian Dior diceva che le sue modelle erano tutte le donne del mondo… Grazie alla magia e alla potenza intatte di J’adore, ho osato dirmi che mi sarei appropriato, a mia volta, di tutti i fiori del mondo. Con tutta l’audacia, la dismisura e il rigore che sono la firma dello spirito Dior. Volevo passare dall’aura di J’adore all’oro di J’adore. Alla sua quintessenza olfattiva liberata dal superfluo. Ho voluto donare alla firma floreale di J’adore accenti essenziali, contemporanei e universali. Come una nuova luce su J’adore, che è un capolavoro impressionista composto da una miriade di tocchi floreali caleidoscopici.

Per appropriarmi di questa abbondanza quasi pittorica, mi sono dovuto tuffare a capofitto nella sua formula, setacciarne tutta la ricchezza per conservarne solo l’essenziale: una rosa carnosa e un potente gelsomino, illuminati da un ylang solare. Ho quindi riassunto e circoscritto questo denso bouquet, con la volontà di trovare una nuova armonia, un equilibrio rinnovato tra le sue proporzioni. Gli ho anche donato nuovi colori, più rotondi e soavi, sottolineandone i rosa e i bianchi e sublimando il giallo dei fiori solari.

La sua formula, così, è come condensata. In un certo senso, ho fatto risaltare il contorno dei fiori per metterne in luce tutte le sfumature e definire una nuova texture, simile a un oro fluido e avvolgente. Una nuova sensualità, immediatamente attraente. Un J’adore tornito e seducente come una spalla nuda… Oggi, la quintessenza di J’adore si trova qui. L’Or de J’adore torna all’essenziale, esalta la bellezza dei fiori, uniti in un concentrato soave e solare. L’oro di J’adore sono i suoi fiori» racconta Francis Kurkdjian, Direttore della Creazione Profumi.

Piena di curve e rotondità, la mitica silhouette del flacone di J’adore accoglie con sensualità la nuova composizione di Francis Kurkdjian. Per L’Or de J’adore, l’iconico flacone si reinventa, ornandosi di materiali preziosi. La sua collana cambia, per rispondere al calore della scia, e si trasforma in un oro fluido e organico che ondeggia e abbraccia il vetro.

Addolcito, il sorriso di vetro sfoggia una nuova rotondità, in armonia con i fiori soavi del bouquet. Tocco finale in leggerezza, la perla, adesso di vetro, si poggia sul suo cappuccio, limpida ed eterea.

La campagna

In un alone di luce calda, oro vivo e biondezza solare, Charlize Theron irradia femminilità. Serena e conquistatrice al tempo stesso, stringe a sé il mitico flacone, ornato con un oro nuovo, fluido e organico. Risplendente di bellezza, incarna con forza e luminosità l’anima di J’adore.

Indossa un abito in crêpe di seta dai riflessi ondeggianti, screziati e dorati, disegnato in esclusiva per lei da Maria Grazia Chiuri, la cui eleganza essenziale svela la sensualità della sua pelle dorata, nuda, senza trucco né gioielli. L’oro è lì, prezioso, interamente contenuto nel suo profumo. Un’ode alla femminilità trionfante, potente e serena.

Come un dialogo tra due icone… Il nuovo flacone rivestito d’oro diventa il riflesso della donna J’adore: entrambi emergono dal bagno rituale, avviluppati all’unisono di bellezza e splendente magia. Un bagno d’oro come una consacrazione della femminilità che si conclude in quadro sublime, apoteosi sensuale che svela lo splendore della dea. Strabiliante nella sua consapevole bellezza, Charlize si mette a nudo, vestita della sua sola scia. E, tuttavia, mai così splendente…