Sala da pranzo Fornasetti: la nuova collezione “Ceci n’est pas une salle à manger”
L’atelier milanese Fornasetti presenta una nuova collezione di mobili e complementi d’arredo per la sala da pranzo. Con un design che esplora i confini tra decorazione e oggetto, realtà e finzione, la collezione vede protagonisti nuovi mobili contenitori, tavoli dalle forme inedite e sedie imbottite.
L’atelier milanese esplora, con il suo straordinario savoir-faire, i confini tra decorazione e oggetto, realtà e finzione, bidimensionalità e tridimensionalità. Questa fusione crea connessioni uniche e invita lo spettatore a liberare la propria immaginazione in un gioco surrealista tra contenitore e contenuto. Le contrapposizioni di vari ordini di realtà, esaltate dal tratto grafico e dal linguaggio onirico tipici di Fornasetti, riempiono di magia la sala da pranzo con i nuovi mobili e complementi.
I nuovi mobili contenitori hanno un profilo poliedrico, mentre i tavoli presentano forme e materiali inediti, e le sedie combinano il fascino della storia con linee contemporanee e tessuti imbottiti, fondendo funzionalità e fantasia.
Buffet e Stipo Bar “Vasi”
Il buffet e lo stipo bar “Vasi” sono realizzati in legno serigrafato e laccato a mano, seguendo la tradizione dell’Atelier. Questi mobili presentano un design interno adattabile per custodire bicchieri e altri oggetti per la sala da pranzo e hanno dimensioni maggiori rispetto ai classici mobili di Fornasetti. Lo stipo bar poliedro, con le sue generose dimensioni e la cura dei dettagli, cattura immediatamente l’attenzione. Esternamente, i decori di vasi, calici e bottiglie spiccano per la loro vivacità cromatica, ottenuta tramite un lungo lavoro serigrafico realizzato a mano su fondo nero o avorio. All’interno, il mobile rivela decorazioni sulle ante che richiamano quelle esterne e una delicata illuminazione integrata che mette in risalto le finiture in ottone e il vetro specchiato cannettato.
Il buffet poliedro presenta gli stessi decori dello stipo bar, disposti orizzontalmente per seguire le lunghe forme del mobile. I suoi spaziosi scomparti laterali e il cassetto centrale offrono ampio spazio per riporre tutto l’occorrente per la mise en place.
Tavoli e sedie
La collezione di tavoli si arricchisce di nuove proposte. Il tavolo “Oggetti sparsi” ha un piano rettangolare funzionale, poggiato su gambe in legno massello tinto e puntali in ottone, richiamando il design e le finiture degli anni Cinquanta. I decori, serigrafati a mano, creano un contrasto misterioso su fondo marrone o avorio, spugnato a mano.
Il tavolo “Giostra di frutta” ha un piano tondo conviviale in legno serigrafato, laccato e dipinto a mano, con gambe in legno massello tinto e puntali in ottone. Il vortice di frutti colorati a mano sul piano ampio crea una sensazione di vertigine, tipica dell’horror vacui.
Per la prima volta, i tavoli di Fornasetti sono disponibili anche con piani in vetro decorato, celebrando lo stile unico di Fornasetti anche su questo materiale. I decori utilizzati creano giochi di illusioni sfruttando la trasparenza e il tratto grafico.
Le nuove sedie imbottite presentano una struttura in legno massello tinto nero con puntali in ottone o metallo cromato, e sedute e schienali imbottiti rivestiti con tessuto jacquard. Con le stesse gambe dei tavoli e quattro differenti motivi che richiamano la sala da pranzo, come “Bottiglie e cocktail”, si integrano perfettamente nell’ambiente, aggiungendo fantasia e colori brillanti.
I decori delle nuove creazioni omaggiano due progetti di Piero Fornasetti a Milano tra la fine degli anni Quaranta e l’inizio dei Cinquanta: la Pasticceria Dulciora e Casa Lucano, luoghi di convivialità e accoglienza. I pattern originali sono frutto di una meticolosa ricerca d’archivio, creando un gioco di abbinamenti tra l’arredo e l’ambiente che lo ospita.
Infine, l’Atelier riedita numerosi vassoi, che Piero Fornasetti considerava una sua invenzione, perché, come amava dire, “a un certo punto della nostra civiltà non si sapeva più come porgere un bicchiere, un messaggio, una poesia”. Dopo quasi mezzo secolo, torna il vassoio ovale, arricchendo le forme disponibili e celebrando ipnotiche nature morte come cornici preziose.
credit image by Press Office – photo by Fornasetti