La collezione primavera estate 2025 di Antonio Marras si ispira all’attrice Pier Angeli (Anna Maria Pierangeli), una delle icone italiane più affascinanti degli anni ’50. Attraverso tessuti, stampe e decorazioni ricercate, la collezione esplora la dicotomia tra la sua terra natale, la Sardegna, e Hollywood, sua nuova casa. Tra suggestioni tropicali e ricordi della sua infanzia sarda, i capi raccontano un intreccio di emozioni, amori e sogni attraverso combinazioni stilistiche inedite e originali. La collezione è arricchita da ricami, pizzi, jais e dettagli che fondono atmosfere californiane, accenni all’Isola e all’intramontabile fascino del rock’n’roll.

Antonio Marras primavera estate 2025: un viaggio tra Sardegna e Hollywood

Antonio Marras primavera estate 2025

photo by Daniele Oberrauch / Gorunway.com

La collezione primavera estate 2025 di Antonio Marras trae ispirazione dalla vita affascinante e travagliata di Anna Maria Pierangeli, meglio conosciuta come Pier Angeli, attrice di origini sarde che negli anni ’50 ha conquistato Hollywood. Il suo percorso, che la portò dalla Sardegna a diventare una star del cinema internazionale, è il filo conduttore della collezione. La sfilata, presentata alla Milano Fashion Week, rappresenta un omaggio alla sua figura iconica e alla dualità della sua vita: da una parte la nostalgia per la sua terra natia, la Sardegna, e dall’altra l’incanto e le sfide della sua carriera a Hollywood.

La sfilata si apre con un tocco poetico: uno scambio di cartoline tra la Sardegna, Hollywood e Acapulco, un simbolico collegamento tra le due anime dell’attrice. Il contrasto tra l’isola mediterranea, con le sue radici antiche e arcaiche, e la vita frenetica e scintillante di Beverly Hills è il tema centrale della collezione. La relazione tra Pier Angeli e James Dean, un amore appassionato e breve ma intriso di malinconia e desiderio, viene evocata attraverso l’uso di tessuti pregiati e dettagli che richiamano l’atmosfera di quegli anni ribelli e romantici.

Uno degli aspetti più suggestivi della collezione è l’uso di stampe che richiamano i motivi della Sardegna, come il disegno jacquard del Nuraghe, simbolo per eccellenza della cultura sarda, combinato con toni ecrù e neri che evocano le pietre millenarie dell’isola. Questi elementi si fondono con tocchi esotici provenienti dalla California e Acapulco, con stampe tropicali, palme, surf e fiori vibranti che contrastano con il minimalismo sardo.

La collezione si sviluppa come un sovrapporsi di tessuti, ricami, pizzi e materiali diversi, che si combinano tra loro in un racconto stilistico fluido e dinamico. Le silhouette dei capi sono definite, ma gli abbinamenti sono inusuali: seta leggera drappeggiata come negli abiti couture, mentre il jeans viene trattato come pelle, e la pelle viene stampata come tessuto. I maglioni in knitwear sono trasformati in tessuti simil rafia, arricchiti da ricami preziosi. Le felpe, solitamente capi casual, diventano superfici ricche di intarsi e decori, in cui ogni dettaglio si mescola armoniosamente.

Il contrasto è un elemento chiave della collezione: i modelli sono arricchiti da dettagli come paillettes, jais, fiocchi e volant, che creano giochi di luci e ombre, enfatizzati dalle stampe floreali e dai colori accesi. Il maculato, il ramage, il check e i fiori si alternano in un balletto di stili e stampe, declinati in tutte le sfumature dell’ecrù e del nero, dando vita a bustini, camicie ampie, pantaloni fluidi, caftani e gonne drappeggiate.

La palette cromatica non si limita ai toni neutri. Oltre ai classici ecrù e nero, esplodono colori luminosi come il verde salvia, l’azzurro brillante, il bordeaux e il giallo fluo, che arricchiscono capi ispirati alle atmosfere tropicali e californiane. Le stampe floreali, come ibiscus e anturium, decorano abiti e top, creando un effetto visivo accattivante e moderno. Le lavorazioni a mano di ricami e pizzi delicati si mescolano con frange audaci e creano una silhouette contemporanea ma al contempo evocativa.

Un racconto fatto di tessuti e colori che unisce radici antiche e modernità, nostalgia e sogno, passato e futuro, in un’unica, straordinaria narrazione visiva.

Special guest al fashion show, Gene Gallagher, Miranda Makaroff, Gaia, Rose Villain, Ariete, Kelly Rutherford, Marc Forne, Emili Sindlev, Sarah Lysander, Rania Fawazz, Jordan Grant, Natalia Bonifacci, Estelle Pigault e Mouni Roy, che hanno indossato abiti Antonio Marras. Gene Gallagher ha indossato un completo cargo camouflage in cotone e lana della collezione autunno inverno 2024; mentre Miranda Makaroff ha indossato un abito sirena in pelle della collezione autunno inverno 2024 con una giacca damasco sciancrata effetto ciniglia.

Gaia ha indossato un abito in devore di seta destrutturato con aperture profilate di bottoncini in cristallo nero della collezione autunno inverno 2024; Rose Villain ha indossato un maglione over con ricamo in pailettes rettangolari coordinato con pencil skirt in tulle della collezione autunno inverno 2024.

Ariete ha indossato una tuta in triacetato con maxi bande in maglia a righe della collezione Resort 2025; Kelly Rutherford ha indossato un maxi dress in folk mix print e bandana neckline della collezione Pre-Fall 2024; Marc Forne ha indossato un completo in crepe di lana con top realizzato all’uncinetto in catena metallica, pezzo unico della collezione autunno inverno 2024.

Emili Sindlev ha indossato una giacca bustino effetto doppio in mix di tessuti con lavorazione patchwork insieme a dei micro bermuda; Sarah Lysander ha indossato un bustier biker in pelle lavata con shorts coordinato; Rania Fawazz ha indossato un cardigan e abito in maglia con motivi etno-sardi jacquard; Jordan Grant ha indossato un completo in maglia jaquard con motivi etno-sardi e shearling con inserti in maglieria.

Natalia Bonifacci ha indossato una giacca couture a paralune con tasche military e gonna pantalone in cavallery fango; Estelle Pigault ha indossato una giacca boy over sartoriale gessata con bermuda e cravatta coordinata; Mouni Roy ha indossato un mini abito in lana jacquard con motivi lurex e scollo a corolla.

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credit image by Press Office – photo by Antonio Marras