Francis Ford Coppola ha lavorato al progetto Megalopolis per oltre quattro decenni, trovando ispirazione nella Roma antica e nella moderna New York. Questo film ambizioso si concentra sul confronto tra due visioni opposte di società, con richiami filosofici, politici e mitologici. Coppola ha superato innumerevoli ostacoli per realizzare il film, persino autofinanziandolo. Megalopolis è un’epopea moderna che esplora il concetto di utopia e il potere delle idee visionarie contro le forze reazionarie.

Megalopolis di Francis Ford Coppola: il trailer ufficiale

L’idea di Megalopolis ha iniziato a germogliare nella mente di Francis Ford Coppola nei primi anni ‘80, alimentata da un profondo interesse per la storia romana. Il progetto, che ha subito numerosi cambiamenti e interruzioni nel corso degli anni, è stato ispirato dall’antica Congiura di Catilina, un complotto avvenuto nel 63 a.C. in cui il nobile romano Lucio Sergio Catilina tentò di rovesciare la Repubblica romana. Coppola ha reinterpretato questo evento storico per esplorare temi di politica, potere e utopia in un contesto moderno.

Un’ispirazione dalla Roma antica per un’utopia contemporanea

Coppola è noto per i suoi film complessi e profondamente filosofici, e Megalopolis non fa eccezione. Il regista ha immaginato la storia di Catilina come un’allegoria della società moderna, con un focus particolare sugli Stati Uniti. La sua intuizione nasceva dall’osservazione che l’America, come la Roma repubblicana, è una società senza re, ma basata su un sistema repubblicano che trae ispirazione dalle strutture politiche romane. “Non puoi andare a New York senza renderti conto che è piena di edifici ispirati all’architettura romana,” ha dichiarato Coppola. Da qui l’idea di ambientare la sua epopea a New York, una città moderna ma con evidenti richiami all’antica Roma.

Il progetto ha iniziato a prendere forma già nel 2001, con letture del copione che hanno coinvolto attori del calibro di Robert De Niro, Paul Newman, Leonardo DiCaprio e Uma Thurman. Tuttavia, poco dopo l’inizio della pre-produzione, gli attacchi terroristici dell’11 settembre hanno bloccato il progetto. Coppola, come molti artisti in quel periodo, non si sentiva più in grado di raccontare una storia che celebrava la possibilità di un’utopia in una città segnata da una tragedia così profonda.

Nonostante le difficoltà, Coppola non ha mai abbandonato completamente il progetto. Per anni, ha continuato a lavorare sulla sceneggiatura, organizzando workshop e letture con vari attori. Tra i tanti che hanno letto il copione in fasi diverse, figurano Jon Voight, Laurence Fishburne e Giancarlo Esposito, il quale ha recentemente ricordato di aver letto il copione oltre 20 anni fa. “È una storia che devi leggere più volte per coglierne appieno il significato,” ha detto Esposito, riferendosi ai complessi riferimenti filosofici e mitologici.

Nel 2007, Coppola aveva quasi deciso di abbandonare definitivamente il progetto, frustrato dalla mancanza di supporto. Tuttavia, il sogno di Megalopolis continuava a crescere nella sua mente. “Mi piace fare film che non so come fare, perché è il film stesso a insegnarti come realizzarlo,” ha spiegato. Questo approccio riflette il modo in cui Coppola vede il cinema: un processo in continua evoluzione, dove ogni progetto rappresenta una nuova sfida.

Il ritorno al sogno: come Megalopolis ha preso vita

Megalopolis di Francis Ford Coppola

photo by Eagle Pictures

La vera svolta per Megalopolis è arrivata quando Coppola ha compiuto 80 anni. La pandemia ha ulteriormente accelerato il processo, spingendolo a riprendere in mano il progetto con determinazione. Entro l’agosto del 2021, Coppola stava già discutendo con gli attori e avviando il casting. Tra gli attori considerati per i ruoli principali figuravano Aubrey Plaza, Adam Driver, Nathalie Emmanuel e Dustin Hoffman.

Il ruolo di César Catilina, il protagonista, è stato offerto ad Adam Driver, con cui Coppola ha avuto numerose conversazioni prima che l’attore accettasse. Il personaggio di César è ispirato a Catilina, il nobile romano che complottò contro la Repubblica, ma con una reinterpretazione moderna. Megalopolis esplora la lotta tra César, un visionario architetto che cerca di costruire una città utopica, e Franklyn Cicero, un politico legato al passato che rappresenta le forze del conservatorismo.

Il concetto di Megalopolis si basa su un parallelismo tra l’antica Roma e la moderna New York, che Coppola vede come il cuore del potere mondiale. Franklyn Cicero, che rappresenta il console romano Cicero, è il sindaco della città, mentre César Catilina è un grande architetto e scienziato, una figura visionaria simile a Robert Moses o Frank Lloyd Wright. Al centro della narrazione c’è Julia Cicero, la figlia del sindaco, divisa tra il suo amore per César e la lealtà verso suo padre.

Un’epica riflessione sulla società moderna

Megalopolis è molto più di un semplice film. È una riflessione su come la società moderna possa evolvere e cambiare. Coppola si interroga sul significato del progresso e su come le visioni utopiche possano essere realizzate o bloccate dalle forze del conservatorismo. Il film esplora il potenziale umano per affrontare le sfide più difficili e risolvere i problemi della società con creatività e determinazione. In un mondo segnato da disuguaglianze, conflitti e crisi, Megalopolis si presenta come una profonda meditazione su ciò che potrebbe essere possibile.

Attraverso la lente di una storia epica ambientata in una versione utopica di New York, Coppola invita gli spettatori a chiedersi: “La società in cui viviamo è davvero l’unica opzione disponibile?”

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