Molteni&C Letters to Milan Fuorisalone 2025: l’installazione poetica al Museo Poldi Pezzoli
Durante il Fuorisalone 2025, Molteni&C presenta Letters to Milan, un’installazione immersiva nel Museo Poldi Pezzoli ideata da Studio Klass. Un racconto visivo e poetico che intreccia design, architettura e letteratura, celebrando il profondo legame tra la città e l’azienda.
In occasione della Milano Design Week 2025, Molteni&C apre un nuovo dialogo con la città grazie a Letters to Milan, una suggestiva installazione realizzata all’interno del Museo Poldi Pezzoli e ideata da Studio Klass. Il progetto segna l’inizio di un nuovo capitolo per il brand, che inaugura la sua sede in via Manzoni 9, e sceglie di raccontare il proprio percorso attraverso un linguaggio fatto di luce, memoria e design.
Articolata tra cortile, Orangerie e Sala d’Armi, l’installazione si sviluppa come un viaggio nello spirito di Milano: città di stratificazioni, di passaggi tra antico e contemporaneo, di eleganza e pragmatismo. Letters to Milan diventa così un gesto di gratitudine, un messaggio poetico indirizzato a una metropoli che ha sempre saputo accogliere e nutrire il pensiero progettuale.
Il design come gesto di appartenenza
“Lo spazio accoglie il visitatore in un’atmosfera intima, evocando l’eleganza di un ambiente domestico. Qui tradizione e innovazione si intrecciano: una mesh metallica sospesa crea giochi di trasparenze, tracciando un confine fluido tra pubblico e privato, mentre un totem centrale, ispirato ai profili architettonici della città, reinterpreta il concetto di grattacielo come elemento iconico del panorama milanese e simbolo della sua evoluzione” racconta lo Studio Klass.
Il percorso, pensato come una narrazione per immagini e oggetti, ospita le novità della collezione Molteni&C 2025, curate da Vincent Van Duysen. Tra queste, spiccano i progetti dello stesso Van Duysen – come la scrivania Aria e la poltrona Linea – e le creazioni firmate da Christophe Delcourt (il divano Emile, i tavolini Maylis, Odile, Lea e Fleur e la poltrona Eugene) e la poltrona Lia di GamFratesi.
Un particolare rilievo è dato alla riedizione della sedia Monk di Afra e Tobia Scarpa, realizzata nel 1973 e oggi parte della collezione Heritage. Nell’Orangerie, i prodotti si dispongono come frammenti di un paesaggio domestico: la consolle Penelope, i tavolini Odile, la poltrona Eugene, la Monk in versione rovere caffè e cuoio. Ogni elemento parla la lingua della città, fatta di equilibri raffinati e accenni internazionali.
Architettura, arte e scrittura: Milano sotto nuovi riflettori
Uno degli aspetti più intensi dell’installazione è l’inserimento di una serie video che racconta la città attraverso le architetture dei maestri che l’hanno modellata, da Gio Ponti ad Aldo Rossi, da Angelo Mangiarotti a Herzog & de Meuron. Le immagini in bianco e nero scorrono come memorie vive, mentre il totem centrale, ispirato al profilo degli edifici milanesi, funge da asse narrativo.
A questo si affianca un omaggio al potere evocativo delle parole. Tre autori — Umberto Fiori, Federica Fracassi e Giorgio Fontana — propongono testi scelti da scrittori che hanno raccontato Milano in tutte le sue sfumature. Da Savinio a Nove, passando per voci contemporanee, la città emerge come luogo mutevole, al tempo stesso roccioso e tenero, concreto e contemplativo.
Un nuovo sguardo sull’eredità di Gio Ponti
All’interno della Sala d’Armi, un focus curato da Elisa Ossino svela un progetto speciale: una nuova collezione di oggetti disegnati da Gio Ponti e reinterpretati in chiave attuale. Portafiori, vassoi, figure animali e oggetti in ceramica diventano protagonisti di un paesaggio domestico immaginato, dove arte e funzione convivono in perfetto equilibrio.
Questi pezzi, frutto di un lungo lavoro di studio d’archivio e prototipazione, sono parte di una produzione che restituisce attualità al pensiero di Ponti, portandolo nella dimensione del vivere quotidiano.
Letters to Milano
Fuorisalone 2025
Molteni&C.
Museo Poldi Pezzoli
Via Alessandro Manzoni 12
credit image by Press Office – photo by Molteni&C