Il tema della collezione uomo e donna della prossima primavera estate 2019 di Frankie Morello è il viaggio. Un viaggio spaziale compiuto in una navicella stipata dei nostri background culturali, usi costumi e abitudini. Un viaggio nellʼevoluzione, non più a partire dal volto di una scimmia ma orientati a un Dio visibile, che ha un prezzo e che risponde ad ogni nostra domanda: siamo dentro la #technologydevotion.

Nazareth diventa il punto di partenza di una #spacemission in cui le icone sacre vengono a noi come pop star, e la Madonna si fa portavoce del verbo Frankie Morello. La folla, in adorazione come durante lʼannunciazione, si prostra verso la luce della #spaceship. Intorno si affollano le risposte alle più comuni preghiere: iphone, ipad e oggetti di ultima generazione, stretti nella profonda inconsistenza sentimentale della tecnologia.

Tra gli angeli, si cala dallo spazio un Paolo Nespoli, lʼastronauta che si fa portavoce di unʼeco divina, lui che è appena sceso sulla terra: forse vorrà darci dei consigli per una vita oltre questa terra. Una collezione che risponde ai tanti quesiti umani: dove andremo a finire? fino a dove si spingerà lʼevoluzione? Frankie Morello ce lo racconta nel suo universo futuro, quello stilistico che vede la donna astronauta pronta a vagare nellʼuniverso, in un mondo fatto di ambigui putti e figure mitologiche.

Una donna sexy nelle tute in latex, luminosa nelle divise cangianti in pvc e negli abiti paillettes blu elettrico, decisa nelle pelli aderenti sportswear che segnano il corpo e valorizzano le forme. Over le strutture sopra, mentre si stringono i volumi nella parte inferiore, come delle guaine.

Gli occhi perdono identità, colore, consistenza, diventano bianchi come nei ritratti di Amedeo Modigliani prima del suo incontro con lʼamore. Il focus rimane lʼessere umano, che Nicholas Poggioli, direttore artistico del brand, fa vagare nei mondi immaginifi ci e neppure così lontani.

È lʼintegrità a cui mira, umanizzare i rapporti, disintossicarsi dallʼi-tech. Ma prima di tornare a Nazaret, il luogo da cui siamo partiti, lʼuomo ha bisogno di volare. E Frankie Morello gli regala le ali.