Lanvin autunno inverno 2019 2020: narrativa giocosa e archetipi romantici
Lanvin autunno inverno 2019 2020 – Lanvin ha presentato in occasione della Paris Fashion Week la collezione autunno inverno 2019 2020, la prima firmata dal nuovo Creative Director Bruno Sialelli.
Il Musée de Cluny, monumento realizzato nel XIII secolo, ospita la prima collezione Uomo e Donna disegnata per Lanvin da Bruno Sialelli attraverso una sublimazione del glorioso heritage della maison parigina nel pieno della sua rinascita.
Lanvin include una visione prismatica della moda, istituendosi come primo vero divulgatore di uno stile di vita. Dall’osservazione della biografia della fondatrice Jeanne Lanvin, deriva un ottimismo vitale che permea questa perfetta evoluzione, presentando la maison come un florilegium di energia creativa.
Incarnando uno spirito folkloristico, la collezione Autunno Inverno 2019 viaggia da Rue Saint Honoré verso Brest e oltre, ricordando, attraverso la storia, personaggi letterari e cinematografici. Ridando vita alla narrativa giocosa di Lanvin racchiusa in una sinfonia di archetipi romantici, Sialelli attinge a una moltitudine di ispirazioni: dal mondo nautico a quello bucolico, dal regale a quello più infantile, la collezione incarna nell’abbigliamento conversazioni liriche.
I colori Pre-Raffaeliti si distaccano dal blu quattrocentesco tipico di Lanvin, trasformandosi in leggere sfumature di verde avocado, assenzio, banana e bergamotto, intiepidite da mogano, navy, rosso pomodoro e un tocco di ultraviolet.
Insistendo sull’idea di puro comfort e a seguito di una serie di ricerche, le forme classiche vengono combinate con sensuali costruzioni e sovrapposizioni di tessuti come manti norvegesi, l’esotico Fair Isles e il caldo tartan. I capi in maglia creano volumi sinuosi grazie a cashmere e lurex, mentre il tipico giaccone bretone, la caban con scollo a cuore, il giubbotto con la cerniera e il cappotto tradizionale da equitazione sono realizzati in cashmere, gabardine, montone intarsiato o in gazar di lana.
Passando dai miti alle favole moderne, troviamo grafiche come “la femme et l’enfant” (1924) di Paul Iribe realizzata su mussola, mentre i pigiami di seta sono decorati da mosaici monogram e piccole e delicate margherite.
Rievocando il carattere stravagante dei libri dell’elefante Babar, di Cècile e Jean de Brunhoff, le illustrazioni contaminano anche i twinset girocollo e gli stivali-foulard, mentre lepri e volpi “si rincorrono” sul tulle trasparente.
Sensuale e in perfetta simmetria, i colli e le maniche sagomate regalano alla camicie e ai vestiti uno stile medievale, come se le miniature fossero trascritte su twill di seta. Il passato splendore merovingio è evocato da amuleti in pelle e ditali in velluto ricamato raffiguranti il drago di San Giorgio.
Voluminosi caftani si susseguono con rivestimenti interni ed esterni, con nastri di pizzo, raso plissettato e stampe in georgette. La musa di Lanvin è volutamente e riccamente adornata dalla testa ai piedi con gioielli araldici e girocolli in porcellana, minaudières di frutta e zeppe salome realizzate secondo la lavorazione in
metallo viennese.
Basandosi sulla visione mistica della stagione, borse a tracolla, flat tote e borse a secchiello asimmetriche vengono confezionate in morbida pelle scamosciata, tela e pelle di vitello da abbinare con scarpe da ginnastica con le frange, zoccoli borchiati e mocassini sagomati.