A Real Pain è un dramma diretto e interpretato da Jesse Eisenberg, con Kieran Culkin. Il film segue i due cugini David e Benji in un viaggio in Polonia per onorare la loro defunta nonna. Tra vecchie tensioni e segreti familiari legati all’Olocausto, il film esplora il legame tra passato e presente e i modi diversi in cui le persone affrontano il dolore e la perdita. Una storia toccante e personale, che intreccia umorismo e dramma su uno sfondo storico e culturale complesso.

A Real Pain: il trailer ufficiale

A Real Pain, il nuovo film scritto e diretto da Jesse Eisenberg, rappresenta una riflessione profonda sul rapporto tra famiglia, memoria e dolore. Con un cast stellare che include Kieran Culkin, Will Sharpe e Jennifer Grey, il film racconta la storia di David (Eisenberg) e Benji (Culkin), due cugini lontani che si ritrovano a compiere un viaggio in Polonia per onorare la loro defunta nonna. Questo viaggio si trasforma ben presto in un’occasione per confrontarsi con il proprio passato familiare e con le loro profonde divergenze emotive.

Un tributo personale alle radici familiari

L’idea per A Real Pain nasce da un’esperienza personale di Eisenberg, che durante un viaggio in Polonia con sua moglie ha visitato il villaggio dove vivevano i suoi parenti prima dell’Olocausto. Questo viaggio lo ha spinto a riflettere su come la storia avrebbe potuto cambiare il corso della sua vita se la guerra non fosse mai avvenuta. Da queste riflessioni è nato il desiderio di scrivere un’opera teatrale, The Revisionist, che ha poi ispirato il film. Tuttavia, A Real Pain va oltre le memorie storiche: si concentra sul complesso legame tra due cugini che, nonostante le divergenze, sono ancora connessi dalle loro radici comuni.

Nel film, David e Benji rappresentano due poli opposti: David è un giovane padre di famiglia con una vita apparentemente stabile, ma interiormente tormentato, mentre Benji è un’anima ribelle, che vive nel presente e si rifugia nell’ironia per affrontare il suo dolore. Questo contrasto diventa il fulcro del film, con Eisenberg che descrive David come una persona bloccata dal suo dolore ossessivo-compulsivo, mentre Benji sembra ignorare i suoi problemi emotivi, pur essendo profondamente segnato dalla morte della nonna.

I due cugini si ritrovano per la prima volta dopo anni, pronti a intraprendere un viaggio che li porterà non solo nei luoghi simbolici della storia dell’Olocausto, ma anche nelle pieghe più profonde del loro rapporto. David, apparentemente equilibrato, scopre presto che il suo controllo emotivo è più fragile di quanto credesse, mentre Benji, con il suo atteggiamento spensierato, mostra crepe emotive che rivelano una sofferenza nascosta.

Il tema del dolore

A Real Pain

Photo Courtesy of Searchlight Pictures. © 2024 Searchlight Pictures All Rights Reserved.

Uno degli elementi più interessanti di A Real Pain è la riflessione di Eisenberg sul concetto di dolore: cosa rende il dolore “reale” e valido? Nel contesto del film, David si confronta con il suo disturbo d’ansia in un viaggio dedicato alla memoria dell’Olocausto, chiedendosi se il suo dolore personale abbia lo stesso peso di quello collettivo e storico. “Il film mette in discussione cosa sia un dolore valido”, ha raccontato Eisenberg. “Anche il disturbo ossessivo-compulsivo di David è reale, ma si scontra con la tragedia storica che sta affrontando”.

Il viaggio in Polonia diventa così un simbolo del confronto tra i dolori individuali e quelli storici, un tema che si riflette anche nel personaggio di Benji, la cui sofferenza emotiva, sebbene mascherata dall’ironia e dall’apparente disinvoltura, emerge nel corso della narrazione.

Un cast di grande talento

Ad accompagnare Eisenberg e Culkin in questo viaggio è un cast eccezionale. Will Sharpe interpreta James, la guida turistica che accompagna il gruppo attraverso la Polonia. James è un personaggio che rappresenta un contrasto interessante con Benji: mentre quest’ultimo è irriverente e provocatorio, James è più riflessivo e accademico, profondamente coinvolto nella storia che racconta.

Jennifer Grey, celebre per il suo ruolo in Dirty Dancing, interpreta Marsha, un altro membro del gruppo turistico con cui Benji forma un legame inaspettato. Il suo personaggio, una donna in cerca di se stessa dopo un divorzio, arricchisce il film con la sua profondità emotiva e offre un altro punto di vista sul tema della riscoperta di sé.

A completare il cast ci sono Kurt Egyiawan nel ruolo di Eloge, un sopravvissuto del genocidio ruandese, e Liza Sadovy e Daniel Oreskes come coppia del Midwest che fornisce un contrasto con le complessità emotive dei protagonisti.

Il viaggio come metafora del confronto

Il viaggio in Polonia non è solo un tour storico, ma diventa una metafora del viaggio interiore che i protagonisti affrontano. Mentre esplorano i luoghi legati alla loro storia familiare, David e Benji sono costretti a confrontarsi con se stessi e con il loro passato. Le dinamiche del gruppo turistico, ognuno con la propria storia e il proprio bagaglio emotivo, arricchiscono ulteriormente la narrazione, portando il film a esplorare non solo la memoria dell’Olocausto, ma anche il modo in cui la storia personale di ognuno si intreccia con quella collettiva.

A Real Pain è un film che unisce riflessione storica e intimità personale. Con una sceneggiatura raffinata e un cast eccezionale, Jesse Eisenberg riesce a creare un’opera che esplora il dolore in tutte le sue sfaccettature, dal trauma storico alla sofferenza individuale. Il film non offre facili risposte, ma invita il pubblico a riflettere su cosa significhi davvero affrontare il proprio passato e il proprio dolore, e su come questi possano influenzare le relazioni presenti. 

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