Alien Romulus: il terrificante horror-thriller fantascientifico arriva su Disney+, la recensione
Ambientato nell’universo claustrofobico e spietato del franchise di Alien, “Alien: Romulus” esplora la lotta per la sopravvivenza di un gruppo di giovani coloni in una stazione spaziale abbandonata. Con un’ambientazione temporale collocata tra gli eventi di Alien e Aliens – Scontro finale, il film diretto da Fede Alvarez ritorna alle origini della saga, offrendo una narrazione carica di tensione, orrore e disperazione, mentre gli spietati Xenomorfi seminano morte e terrore.
Una nuova interpretazione del classico horror-fantascientifico
Con “Alien: Romulus”, il regista Fede Alvarez riporta il franchise alle sue radici, puntando su un’atmosfera cupa e opprimente, che rievoca il terrore ancestrale del primo Alien di Ridley Scott. Il film si distingue per un cast giovane e talentuoso, con Cailee Spaeny nel ruolo di Rain, eroina moderna costretta a confrontarsi con orrori che sfidano i limiti della ragione.
La narrazione si sviluppa con una crescente tensione, alimentata dalla fusione tra tecnologia retro-futuristica e creature che incarnano l’incubo biologico. L’intreccio narrativo esplora con maestria i temi di isolamento, sopravvivenza e la brutalità della natura umana, accompagnati da momenti di pura suspense.
Effetti speciali: un ritorno al passato con tocchi moderni
Uno degli aspetti più affascinanti di “Alien: Romulus” è l’approccio scelto per la realizzazione degli effetti speciali, un perfetto connubio tra tecniche tradizionali e innovazioni moderne. Il team di Alvarez ha voluto rendere omaggio al film originale del 1979, adottando un’estetica che privilegia l’uso di effetti pratici, supportati solo dove necessario dalla computer grafica.
Gli Xenomorfi, cuore pulsante dell’orrore del film, sono stati creati combinando animatronic sofisticati e dettagliate protesi. L’attenzione meticolosa ai dettagli ha permesso di conferire alle creature un aspetto tangibile e minaccioso, capace di immergere lo spettatore in un mondo dove il pericolo sembra reale.
Il supervisore degli effetti speciali Eric Barba ha lavorato a stretto contatto con un team di artisti e tecnici per realizzare set completamente costruiti a mano, arricchiti da effetti visivi studiati per amplificare la tensione. Le scene ambientate nello spazio e le sequenze in gravità zero si distinguono per la loro credibilità, frutto di una combinazione di modellini fisici, cavi e interventi digitali.
In particolare, i facehugger e i chestburster, simboli iconici del franchise, sono stati riprodotti con una cura che unisce fedeltà alla tradizione e un’estetica rinnovata. Ogni dettaglio, dalle articolazioni dei tentacoli al viscido rivestimento delle creature, è stato realizzato per evocare repulsione e paura.
Un’estetica retro-futuristica immersiva
La scenografia gioca un ruolo fondamentale nel ricreare l’atmosfera opprimente del film. Gli interni della stazione spaziale Renaissance, così come la nave Corbelan, sono stati progettati con un’attenzione maniacale ai dettagli, evocando un futurismo tipico degli anni ’80. Ogni elemento – dai corridoi stretti e illuminati da luci intermittenti alle superfici consumate dal tempo – contribuisce a immergere lo spettatore in un universo credibile e inquietante.
La fotografia, curata da Galo Olivares, utilizza sapientemente luci e ombre per creare una tensione visiva costante, enfatizzando la claustrofobia e l’imprevedibilità del pericolo. Movimenti di macchina studiati e l’uso della Steadicam contribuiscono a un’esperienza cinematografica dinamica e immersiva.
“Alien: Romulus” è un tributo rispettoso al franchise originale, arricchito da una nuova prospettiva. Fede Alvarez riesce a bilanciare nostalgia e modernità, confezionando un’opera che celebra le origini della saga senza rinunciare a una visione personale e contemporanea.
Il nuovo terrificante horror-thriller fantascientifico Alien: Romulus sarà disponibile in streaming su Disney+ dal 15 gennaio.
Resterete con il fiato sospeso, avvolti dalla sensazione di aver vissuto un viaggio nello spazio profondo, dove l’orrore e la suspense regnano sovrani.
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