Anteprima autunno inverno 2023: l’amore per l’artigianato, la sartorialità e la sostenibilità di Izumi Ogino
Anteprima autunno inverno 2023 – Tempo di celebrazioni per Anteprima: quest’anno Izumi Ogino, direttore creativo del brand, festeggia l’anniversario del trentesimo anno di moda a Milano. E così, la città dove il marchio è nato 30 anni fa, torna protagonista per interpretarne la sua essenza, fulcro creativo e fonte di ispirazione.
Anteprima autunno inverno 2023: il backstage e il fashion show
Dopo un periodo buio, quello della pandemia Covid 19, la stilista vede una vera e propria uscita dal tunnel: per questa sfilata, dal nome “Glow in the dark”, ha scelto i Magazzini Raccordati come location a simboleggiare proprio questa rinascita. Ad iniziare la sfilata, il primo in scena in passerella, un look con led che si illuminano al buio: ovvero “dal buio alla luce”, sincero augurio di rinascita.
La scritta a mano “Love”, vero leitmotiv di collezione, è un led tecnologico che è possibile ricaricare con il caricabatterie dello smartphone. Inserito ad esempio all’interno della bag, ma che al tempo stesso può diventare complemento di arredo. Un dispositivo speciale realizzato in collaborazione con la scuola tecnica di Hong Kong, per un mix di sostenibilità e tecnologia.
L’amore è infatti al centro della nuova collezione: per l’artigianato, per l’arte e per la vita. E’ una collezione proiettata verso il futuro con uno sguardo al passato, che racconta la grande cura della stilista per il design: i capi si avvalgono della tecnica del fatto a mano, la sartorialità è quella dal passato. Guardare indietro per guardare avanti: connubio perfetto tra passato e presente, tradizione e innovazione.
In passerella, moderno spirito ribelle e femminilità classica dall’aura drammatica. Con un forte impegno verso la sostenibilità: ingente l’impiego di tessuti sostenibili e materiali pesi leggeri. Il materiale sintetico utilizzato è sostenibile, come il poliestere riciclato, e anche la pelle, per esempio come per il cappotto bordeaux dal mix di materiali.
I pesi previsti diventano molto leggeri anche per l’inverno, dati i confini sempre più labili delle stagioni in quanto a temperatura. Le forme sono più strutturate e nitide, pur mantenendo il senso di fluidità e femminilità, per coat a uovo, gonne lunhissime impalpabili, maglieria calda e di emozione tattile, ravvivata con un gioco di zip.
Ma anche maglie in fibra ottica di grande impatto, dress fluttuanti. I ritagli sono precisi e i bordi arrotondati su capi minimalisti con un tocco più fresco e deciso. Ispirato dal mondo dell’architettura e del design il volume scolpito pieno d’aria, aggiunge una dimensione divertente. Per la palette colori, red dal tono brillante, dark Cherry vicino al Bordeaux, con una tonalità più profonda. Ma spazio anche all’arancione tenue, salmon caviar e beacon orange.
La lucentezza naturale e laccata è l’effetto più importante. Oltre a yarm yellows, olive e midnight blue, e grey nella tonalità più calda e bianco ottico, molto luminoso, oltre al nero, sempre immancabile. Alpine forest e green sono il nuovo accento pastello. Il nacré, o madreperla, offre una luminosità naturale e un luccichio virtuale su vetro, acetato, metallo, ceramica e tessuti.
Gli accessori come le bustine diventano sostenibili, e la Wirebag tanto cara al brand, diventa leggera e anch’essa in materiale sostenibile. Utilizza infatti la perla come catena e come abbellimento, e la nuova sperimentazione è la lamina-cinghia luccicante perla, mista a filo metallico.
credit image & video by Nicolò Ruatta