Antonio Marras Ephemeral: moda, arte e libertà creativa in Via Monte Napoleone
Durante la Milano Design Week 2025, Antonio Marras ha aperto Ephemeral, uno spazio temporaneo in Via Monte Napoleone 6/A, trasformato in un ambiente multisensoriale grazie alla collaborazione con il club Plastic. Moda, arte e suono si fondono in un’esperienza inedita che racconta l’anima libera del designer sardo, in equilibrio tra visione poetica e linguaggio contemporaneo.
Nel cuore di Milano, in via Monte Napoleone, prende vita Ephemeral, lo spazio temporaneo firmato Antonio Marras. Aperto in occasione della Milano Design Week 2025, il progetto si distingue per l’approccio scenografico e per la capacità di connettere mondi apparentemente distanti.
L’inaugurazione ha riunito personalità affini al linguaggio del designer, dando il via a un’esperienza immersiva nata dalla collaborazione con il Plastic, celebre club della scena underground milanese. Un’unione non convenzionale che ha saputo portare energia, visione e contaminazione nel contesto elegante e codificato di Via Monte Napoleone.
A introdurre il pubblico nell’universo di Ephemeral, un gesto simbolico: il taglio del ligazzio rubio, nastro ricorrente nelle installazioni di Marras. A compiere questo atto cerimoniale sono stati lo stesso designer, Sandro Veronesi, Presidente di Oniverse, e la conduttrice Geppi Cucciari, figura da tempo vicina alla visione della maison.
Una serata tra performance, musica e ambientazioni oniriche, il video
L’allestimento, che si estende su 300 metri quadrati, ha accolto gli ospiti in un ambiente teatrale, dove suono, luce e materia dialogavano in armonia. La selezione musicale, curata da Nicola Guiducci, Alex Carrara, Stryxia e Andrea Ratti, ha trasportato l’identità del Plastic in un contesto inaspettato, accendendo l’atmosfera con sonorità cariche di personalità.
Le performance dal vivo, interpretate da artisti e performer in abiti Marras, hanno animato lo spazio come in una coreografia fluida, tra specchi, riflessi e installazioni evocative. Le suggestioni luminose, pensate per rievocare una Versailles in chiave contemporanea, hanno amplificato la percezione di un luogo sospeso tra epoche e linguaggi.
Ephemeral: un contenitore di visioni
Il nome scelto per lo spazio racchiude la sua natura effimera: Ephemeral non è solo una boutique, ma un contenitore narrativo destinato a trasformarsi e poi svanire. La boutique resterà aperta fino all’inaugurazione del flagship store permanente in via Monte Napoleone, trasformando l’attesa in un’occasione immersiva.
All’interno, trovano posto le collezioni donna, uomo, accessori, fragranze e Pezzi Unici, frutto del lavoro sartoriale della maison. Ogni proposta si colloca tra ricerca artistica e narrazione personale, in un equilibrio calibrato tra struttura e poesia. L’identità del luogo si riflette anche nell’allestimento, dove materiali diversi si incontrano, dialogando con la luce e lo spazio.
Ogni ambiente si configura come un microcosmo narrativo: si inizia con un paesaggio ispirato ai profili urbani, una composizione astratta che richiama i tetti di una città immaginata. Proseguendo, ci si muove all’interno di una struttura che gioca con arredi riconvertiti, dove armadi sovrapposti e cassetti disposti in modo inusuale raccontano frammenti di storie passate.
La discesa negli spazi inferiori introduce un’atmosfera ispirata alle corti rinascimentali, con prospettive murali capaci di ingannare lo sguardo e un’opera centrale che domina la scena. L’itinerario si chiude con una sala dall’impatto teatrale: una reinterpretazione contemporanea dello sfarzo di Versailles, dove specchi e giochi di luce moltiplicano la percezione dello spazio, rendendolo infinito e immaginifico.
Antonio Marras continua così a esplorare territori creativi che sfuggono alla categorizzazione, creando un ambiente dove il concetto di lusso si apre a nuove letture, attraverso una pratica che unisce moda, arte visiva e performance. Qui, la moda non è solo oggetto, ma linguaggio emotivo che attraversa lo spazio e lascia una traccia nel vissuto di chi osserva.
credit image by Press Office – photo by Antonio Marras