Arthur Arbesser autunno inverno 2021: il mondo dell’arte per stampe, fantasie e motivi a rombi
Arthur Arbesser autunno inverno 2021 – E’ una collezione fresca, dinamica e facile da indossare, con quel piglio nonchalance. Pensata per il giorno ma anche per i party serali, si compone di pigiama rilassati marrone/nero in jersey di seta stampato, soffici maglie di jacquard mohair, abiti lunghi e ariosi e top in jersey monospalla, per un tocco più adatto alla sera.
L’abito aderente segna la figura senza costringere, il dolcevita si porta con il gilet e la gonna plissettata sotto al ginocchio, le gonne corte scoprono le gambe. Le fantasie più diverse non hanno timore di vivere sullo stesso outfit, e creano un mix cromatico e materico convincente e originale, senza sforzo e con naturalezza.
La palette cromatica è viva e divertente, per fantasie, grafismi e patchwork che si rincorrono. L’ispirazione viene dal mondo artistico e infonde un tono poetico: come si evince chiaramente grazie ai motivi a rombi e come dichiarato dallo stesso stilista Arthur Arbesser, proviene da da una piccola bambola Arlecchino in feltro che ha recentemente acquistato in un mercato delle pulci a Milano e da una tavolozza da pittore, che è stata tradotta in una stampa fotografica.
Coerente con la convinzione e il desiderio di infondere se stesso nei capi creati grazie ad un’impronta personale e la realtà vissuta, il designer si è concentrato sull’artista britannico Joe Tilson – che ha scoperto da studente nella biblioteca della Saint Martins, sui motivi grafici, come la sua fantasia pop-art colorata con i riferimenti alle culture antiche e tutti i diversi materiali utilizzati, nonché sul suo profondo legame con l’Italia.
Nella collezione, perfettamente in linea con le esigenze etiche dall’abbigliamento di oggi, l’idea di riciclo: un tessuto rigato dalla collezione autunno 2018 è stato sovrastampato, una stampa a pennellate della primavera 2019 è stata stampata sull’altro lato e trasformata in gonne plissé, il panno di Casentino della stagione precedente è stato tinto a mano in tecnica “Shibori”, mentre della finta pelliccia è stata tinta e trasformata in grandi cappelli e una maxi stola. Inoltre seta e cotone, uniti insieme, hanno dato origine a dei patchwork.