Birkenstock è un marchio realmente universale, indossato in tutto il mondo da persone di ogni tipo, indipendentemente da età, genere o etnia. Per la campagna autunno inverno 2018 2019, il marchio ha deciso di mettere in luce alcune di queste persone nel proprio ambiente quotidiano, con le loro scarpe ai piedi.

Il fotografo britannico Jack Davison ha viaggiato per il mondo con l’obiettivo di immortalare ritratti autentici, davvero intimi e personali. Questi scatti mettono sì in risalto protagonisti autentici nelle rispettive realtà, ma al contempo catturano anche le loro vere Birkenstock.

Le Birkenstock indossate diventano in parte uno specchio della vita dei proprietari, rappresentando i molti anni passati insieme nonché migliaia e migliaia di passi percorsi. In questo senso, le Birkenstock diventano parte della vostra storia.

Nella campagna non è presente nessuno dei nuovi prodotti; raccontando queste storie, il brand vuole fornire una sorta di promemoria sull’importanza di essere sé stessi in modo autentico. La campagna segna l’inizio di quello che sarà un portfolio senza tempo che si amplierà costantemente.

I primi ritratti mostrano il fotografo Ryan McGinley presso la casa del suo agente a New York, ovvero la sua seconda casa, l’attrice Luna Picoli-Truffaut nella casa di sua madre a Parigi, la ballerina Romany Pajdak in una sala prove di Londra, l’atleta di freeskiing Tom Leitner nella propria abitazione in Baviera e il regista newyorkese Sean Frank.

Vi sono poi altri ritratti con protagonisti Thomas Südhof, premio Nobel per la fisiologia o la medicina, all’interno del suo ufficio all’università di Stanford, e Louise Constein, con il suo parco preferito di Berlino sullo sfondo.

La campagna Personality comprende anche una serie di ritratti video in stile editoriale (“Birkenstories”), le clip della durata di quattro-cinque minuti seguono la stessa impronta narrativa, concentrandosi sull’atteggiamento e sul valore di coloro che indossano le Birkenstock.