Blinded by the Light film – Esce nelle sale cinematografiche italiane “Blinded by the Light”, ispirato da una storia vera con il sottofondo delle musiche e testi delle canzoni senza tempo di Bruce Springsteen, un’allegra storia di coraggio, amore, speranza, famiglia e l’abilità unica che ha la musica di elevare lo spirito umano.

Il film racconta la storia di Javed, adolescente britannico di origini pakistane e della sua formazione nella città di Luton, Inghilterra, nel 1987. Tra i tumulti razziali ed economici dell’epoca, scrive poesie come mezzo per sfuggire all’intolleranza della sua città natale e dall’inflessibilità di suo padre legato alle tradizioni.

Quando un suo compagno di classe gli fa ascoltare per la prima volta la musica di Bruce Springsteen, Javed trova delle analogie tra i potenti testi e la sua vita appartenente alla classe operaia. Mentre Javed scopre una via di fuga catartica per i suoi sogni repressi, iniziando così a trovare il coraggio di esprimersi con la sua voce unica.

“Blinded by the Light” vede protagonisti Viveik Kalra, Kulvinder Ghir, Meera Ganatra, Nell Williams, Aaron Phagura, Hayley Atwell e Dean-Charles Chapman. Il film è diretto da Gurinder Chadha da una sceneggiatura di Sarfraz Manzoor, Chadha e Paul Mayeda Berges, basata sulle celebri memorie di Manzoor, Greetings from Bury Park: Race, Religion and Rock N’ Roll.

Blinded by the Light film: SPECIALE COSTUMI DI SCENA

Chadha ha raccolto accanto a sé un gruppo di professionisti e artigiani del cinema, come il direttore della fotografia Ben Smithard, lo scenografo Nick Ellis, il montatore Justin Krish, la costumista Annie Hardinge e il compositore A.R. Rahman.

Lo scenografo Ellis ha iniziato il suo lavoro creando una Luton del 1987, grazie a estenuanti ricerche online a caccia di riferimenti, affidandosi alla fine anche a vecchie riviste. Ovviamente ha fatto affidamento anche alla sua conoscenza personale dell’epoca, quando era proprietario di un negozio di abbigliamento, si è sposato ed ha avuto dei figli.

Inizialmente, il lavoro del foto giornalista britannico Martin Parr, con il suo punto di vista asciutto e quasi antropologico, è sembrato un buon punto di partenza per Ellis, ma dopo una sua visita a Luton, il suo pensiero originale è cambiato. Ellis osserva, “Luton ha un’aspetto architettonico variegato. Nel corso degli anni sono stati attuati diversi progetti con lo scopo di rivitalizzarla, ma c’è uno stile che spicca sugli altri—quello che va dagli anni ’60 ai primi anni ‘70. Ovviamente, dovendo riprendere gli anni ‘80, ci è servita una capsula del tempo”.

Anche la costumista Annie Hardinge ha ricercato la moda di quegli anni e riprodotto un look per il film influenzato dalle pop star degli anni ‘80, evidenziato dallo stile casareccio di Madonna di Eliza e la collezione di camicie, giubbini, pantaloni e gioielleria indossati da Matt. A questo tipo di guardaroba, fa da contraltare l’abbigliamento tradizionale pakistano indossato dalla famiglia di Javed. Javed però si sottopone a una trasformazione completa nel modo di vestire, barattando i suoi abiti tradizionali con gli stessi jeans indossati del suo nuovo idolo.

Famosa per i suoi racconti di eroi tranquilli sulla giostra delle norme sociali, Gurinder Chadha trasforma la storia di un adolescente britannico e della sua scoperta della famosa musica di Bruce Springsteen, in un inno che invita a percorrere strade poco battute …sempre ammesso che si abbia il giusto mix su audiocassetta.

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