Captive State film 2019: una storia di fantascienza in stile retrò
Captive State film 2019 – E’ uscito nelle sale italiane Captive State, il film scritto dal cineasta Rupert Wyatt e da Erica Beeney. La loro singolare e originale sceneggiatura descrive una Chicago irriconoscibile, ed è ambientata dieci anni dopo che la città è stata occupata da alcune forze extraterrestri.
Questo espediente fantascientifico serve per raccontare i pericoli che corrono oggigiorno le libertà civili e il ruolo del dissenso all’interno di una società autoritaria. Il tutto viene visto attraverso gli occhi di due Fratelli, che dopo l’invasione aliena rimarranno separati per molto tempo, e si riuniranno solo quando il maggiore dei due guiderà un piccolo gruppo di rivoluzionari intenzionati a mettere fuori uso il sistema di tracciamento alieno che si trova in cima alla Sears Tower. Se avrà successo, la missione potrebbe significare non solo la sconfitta degli alieni, ma anche la liberazione della razza umana.
Nel cast del film ci sono, John Goodman nel ruolo di William Mulligan, un veterano poliziotto di Chicago che per anni ha tenacemente indagato su un gruppo di ribelli impegnati a porre fine all’occupazione aliena, sia per il rispetto che nutre nei confronti della legge che per lealtà verso il suo ex-collega, morto durante l’invasione aliena, e i cui figli pensa facciano parte del gruppo; Ashton Sanders in quello di Gabriel, il più giovane dei due fratelli, che continua a cercare il fratello scomparso ritenuto da tutti morto, ma che ora gira voce sia vivo e faccia parte del gruppo di dissidenti che tramano la rivolta.
Jonathan Majors intrepreta Rafe, il fratello di Gabriel, il fuggitivo chiamato ‘La Fenice’, colui che guida le forze intenzionate a porre fine alla dittatura degli alieni facendo esplodere la Sears Tower e distruggendo lo strumento di controllo degli alieni in cima al grattacielo; e l’attrice Vera Farmiga nel ruolo di Jane Doe, una vecchia conoscenza di Mulligan, che ora per nascondersi ha assunto l’identità di una escort, e nel cui misterioso passato potrebbe aver preordinato il futuro della razza umana.
Captive State vanta anche un cast di attori comprimari di grande rispetto, tra cui Kevin Dunn nel ruolo di Igoe, il potente capo della polizia della città; Ben Daniels nel ruolo di Daniel, un altro ribelle intenzionato a rovesciare la dittatura degli alieni; James Ransone in quello di Ellison, una misteriosa adepta del gruppo di dissidenti, cruciale per il loro successo; Alan Ruck nel ruolo del giornalista Rittenhouse, un altro ribelle che si batte per rovesciare la dittatura aliena; Kevin J. O’Connor e D.B. Sweeney rispettivamente nei ruoli di Kermode e di Levitt, i subalterni di Mulligan nel team d’investigatori.
Madeline Brewer nel ruolo di Rula, la ragazza di Gabriel; e Colson Baker, meglio conosciuto come il rapper Machine Gun Kelly, nel ruolo di Jurgis, il ‘socio’ di Gabriel, col quale vende i chip di dati al mercato nero.
Captive State è stato girato interamente in vere location di Chicago, in nove settimane. Gran parte del film si svolge nel quartiere etnico di Pilsen, a sudovest di Chicago, dove Wyatt aveva già lavorato per le riprese del pilot di The Exorcist, di FOX-TV.
Tra le altre location usate per le riprese del film ci sono il campus dell’Università di Illinois-Chicago, a est di Pilsen, e due location in prossimità delle rive di un lago: lo stadio Soldier Field (patria dei Chicago Bears, della NFL) e il McCormick Place, il più grande centro congressi del Nord America. Wyatt, inoltre, ha spinto la produzione in alcuni luoghi nascosti e sconosciuti della città, dove nessun altro filmmaker aveva mai girato prima, allo scopo di dare al suo film un aspetto il più possibile soprannaturale.
Una storia di fantascienza in stile retrò. Il film è ambientato nel futuro, e più precisamente nel 2025, e cioè nove anni dopo l’invasione aliena e ci mostra un mondo che è ancora riconoscibile, ma nel quale le libertà civili vengono negate e la tecnologia è regredita. Se dovessimo trovare delle analogie tra Captive State e il nostro mondo, crediamo che il parallelo più simile sarebbe la Germania Nazista, o l’Unione Sovietica di Stalin. In pratica è un regime totalitario che controlla le libertà civili fondamentali e l’esistenza stessa delle persone.