Carlo e Camilla in Duomo: Venini illumina il nuovo bistrot di Cracco
Carlo e Camilla in Duomo – Venini illumina le atmosfere underground del nuovo bistrot Carlo & Camilla in Duomo, inaugurato da Carlo Cracco in via Victor Hugo a Milano, in quegli spazi che per 18 anni hanno ospitato il suo omonimo ristorante. Reinterpretando il format di successo Carlo & Camilla, lo chef ha affidato il progetto di interior a Gio Tirotto che è riuscito a far incontrare esperienze, mondi e suggestioni, intrecciandoli intorno all’ampia scala che attraversa tutto il locale, fino a due livelli interrati.
Un mix di elementi raw, tonalità profonde, texture tridimensionali definiscono l’involucro del bistrot che accompagna gli ospiti in una dimensione surreale, onirica, materica. In questo viaggio sensoriale che conduce alla migliore esperienza di gusto, la luce firmata Venini gioca un ruolo da assoluta protagonista.
I delicati bagliori rifratti e i sensuali tagli luminosi disegnano lo spazio, dando vita a un’emozionante sequenza visiva: la luce delle lampade Venini anima gli ambienti scuri e rivela la sua straordinaria capacità architettonica grazie a uno spettacolare chandelier custom made, alle applique e alle plafoniere che reinterpretano il progetto Triedri, ideato dalla vetreria artistica tra il 1958 e il 1960.
Gli elementi di vetro, soffiati e lavorati a mano, sono affiancati fra loro in un’eccezionale complessità stilistica e strutturale, per diffondere flussi luminosi attraverso tutto il volume dell’opera scultorea. Una composizione degradante di canne di vetro a sezione triangolare disegna il lampadario: ogni pezzo è un’opera di arte vetraria perché necessita contemporaneamente di un lavoro di squadra, i maestri soffiano e modellano e allungano il vetro sino a formare delle aste.
La parte innovativa di questi progetti sta nel aver dato al vetro non solo l’aspetto decorativo ma anche la trasmissione del fascio luminoso convogliato all’interno di ogni elemento, per poi essere diffuso attraverso la geometria triangolare, con lo stesso principio della fibra ottica.
Completano gli spazi, alcune icone Venini che rivelano ancora una volta l’abilità manifatturiera della vetreria fondata a Murano nel 1921 e la sua esclusiva capacità nell’interpretare la visione creativa dei più rinomati designer internazionali.
Ecco allora, la lampada da terra Ratrih in edizione numerata disegnata per Venini dal genio di Ettore Sottsass negli anni 90: il linguaggio del grande maestro suggerisce un gioco di contrasti cromatici e geometrici che ben si integra nel progetto del locale.
Le linee essenziali degli spazi, le forme asciutte degli elementi d’arredo, le atmosfere velatamente ruvide del nuovo Bistrot di Carlo Cracco si rivelano seducenti nell’incontro con l’immagine rétro delle opere di Art Light firmate Venini. In questa attrazione fra opposti, l’illuminazione amplifica l’atmosfera soffusa e teatrale.
Anche l’inserimento di alcune opere d’arte firmate da Eron contribuisce all’esperienza misteriosa del luogo: la sua serie Follow mette in scena la poeticità del paesaggio avvolto nella nebbia, bucata da un sole tiepido che ricorda un cuore luminoso. Le sfumature delle opere sono riproposte in un effetto sfumato sulle pareti del locale, fino a confondersi con la profondità delle tonalità scure e i riflessi della luce Venini.
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