Chiamami ancora amore serie tv Rai: la nuova fiction con Greta Scarano e Simone Liberati
Chiamami ancora amore serie tv Rai – Rai Fiction presenta la nuova serie Chiamami ancora amore con Greta Scarano e Simone Liberati e con la partecipazione di Claudia Pandolfi, a firmare la regia è Gianluca Maria Tavarelli. La serie tv in 3 serate sarà in prima visione su Rai 1 da lunedì 3 maggio, mentre gli episodi 1 e 2 da 50 minuti saranno in anteprima da oggi su RaiPlay.
Chiamami ancora amore serie tv Rai: il trailer ufficiale
Come si fa ad amare così tanto e a sbagliare tutto lo stesso? Solo chi ami può distruggerti. Solo la persona a cui hai rivelato le tue debolezze e i tuoi errori, a cui hai chiesto aiuto e ne hai dato, solo quella persona può davvero rovinare la tua vita.
Anna ed Enrico si sono molto amati. E poi si sono molto odiati. Dopo undici anni di matrimonio e un figlio, si separano. La loro separazione diventa ben presto una guerra distruttiva, col risultato che i servizi sociali sono costretti a intervenire per valutare la loro capacità genitoriale.
Com’è possibile che una coppia che è stata così complice e affiatata non riesca a risparmiarsi umiliazioni e vendette? Come può un amore così grande sfociare in un odio tanto cieco? Toccherà a un assistente sociale andare in fondo alla loro storia, ripercorrendola dall’inizio fino a scoprire il vero motivo dello scontro.
Episodio 1 – La festa
Anna ha deciso di lasciare Enrico. Dopo undici anni di matrimonio fa le valigie per andarsene, ma le fa nel giorno sbagliato. Perché proprio quel giorno Enrico le ha organizzato una festa a sorpresa per il compleanno appena trascorso. Anna accetta di partecipare alla festa, trattenuta ancora una sera nella sua vita, per non umiliare suo marito e per non ferire il figlio Pietro, che la aspetta. Le sorprese in quella serata saranno molte e Anna dovrà decidere se andare o restare.
Episodio 2 – Il dilemma
Anna ed Enrico ci hanno provato ma non ce l’hanno fatta: il matrimonio si sfalda e loro si accusano a vicenda. Sarà un’assistente sociale a dover stabilire chi dei due meriti la custodia del bambino. È sempre una decisione difficilissima e Rosa Puglisi decide di partire dall’inizio, ripercorrendo la loro storia dal primo incontro.
“Nell’affrontare la regia di: Chiamami ancora amore ho immediatamente realizzato che la strada che volevo percorrere per raccontare questa storia fosse quella di non spettacolarizzare il testo. Volevo che la macchina da presa seguisse i nostri protagonisti in modo semplice e naturale. Volevo che lo spettatore fosse sempre addosso e insieme a loro, in tutti i momenti delle loro vite.
Per questa ragione nella serie non ci sono quasi movimenti di macchina, carrelli o dolly, la macchina è sempre a mano e segue i personaggi in modo quasi documentario. E anche la luce non è mai troppo “costruita” o leccata è sempre molto naturale. Ho evitato qualsiasi tipo di ripresa che potesse essere eccessivamente artefatta o elaborata e potesse dare una sensazione di eccessiva finzione. Durante il montaggio anche l’utilizzo dei droni è risultato scollato dal racconto, come se l’eccessiva bellezza di alcune riprese e di alcuni panorami ci allontanasse dalla verità della storia, dalla sua normale quotidianità.
Riducendo al minimo l’impatto che la macchina da presa ha con l’attore, diventava fondamentale che anche il più piccolo ruolo fosse scelto con estrema cura. Ed è in quest’ottica che il lavoro di ricerca e selezione degli interpreti è stato determinante. Oltre ai nostri due protagonisti, Greta Scarano e Simone Liberati, e a Claudia Pandolfi, è stato fondamentale che tutti gli altri personaggi non perdessero mai di credibilità, fossero sempre perfettamente inseriti nel tessuto narrativo del racconto, che insieme ai nostri protagonisti “vivessero” con intensità le varie vicende della nostra storia. Dai ruoli più grandi a quelli più piccoli troverete sempre un’estrema verità e realtà. Dalla visione di questa serie spero che trarrete la sensazione di essere immersi “nelle vite degli altri”, vite, che per molti versi, sono identiche alle nostre” ha spiegato Gianluca Maria Tavarelli.
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