Cristóbal Balenciaga: Shoes from Spain Tribute, la mostra monografica a Milano

Fino al 2 marzo 2025, Palazzo Morando a Milano ospita la prima esposizione monografica in Italia dedicata a Cristóbal Balenciaga, una celebrazione del genio senza tempo del couturier spagnolo nel 130° anniversario della sua nascita. La mostra, curata da Javier Echeverría Sola, esplora il legame tra l’eredità creativa di Balenciaga e la maestria artigianale del settore calzaturiero spagnolo contemporaneo.

Un viaggio esclusivo attraverso 25 abiti d’archivio, provenienti da prestigiose collezioni museali e private, messi in dialogo con altrettanti modelli di calzature realizzati per l’occasione da 25 marchi spagnoli, accuratamente selezionati. Il percorso espositivo, allestito da Elisa Ossino Studio, valorizza l’approccio architettonico del couturier, alternando volumi, luci e geometrie che ne esaltano le silhouette iconiche.

Cristóbal Balenciaga mostra Milano

photo by Juan Carlos Vega

Fino al 2 marzo 2025, Palazzo Morando ospiterà la prima esposizione monografica in Italia dedicata a Cristóbal Balenciaga, maestro della haute couture e visionario della moda del XX secolo. Il progetto espositivo, curato da Javier Echeverría Sola, celebra i 130 anni dalla nascita del couturier spagnolo, mettendo in dialogo le sue creazioni con il meglio della produzione calzaturiera spagnola contemporanea. L’esposizione durante Milano Moda Donna racconta il legame tra il patrimonio stilistico di Balenciaga e l’evoluzione del design odierno.

La mostra, “Cristóbal Balenciaga | Shoes from Spain Tribute”, è promossa dalla Federazione delle Industrie Calzaturiere Spagnole, guidata da Rosana Perán, e curata nell’allestimento da Elisa Ossino Studio. L’esposizione si sviluppa tra il piano terra e il suggestivo Salottino dorato del primo piano, dove trova spazio l’ultimo abito della mostra, esposto in una cornice raffinata.

L’eredità di Balenciaga e il legame con il mondo della calzatura spagnola

Cristóbal Balenciaga mostra Milano

photo by Juan Carlos Vega

“Un couturier deve essere un architetto per la forma, un pittore per il colore, un musicista per l’armonia e un filosofo per la misura.” Queste parole di Cristóbal Balenciaga sintetizzano il suo approccio alla moda, considerata una forma d’arte totale. Partendo da questo principio, la mostra propone un confronto tra la sua visione stilistica e l’eccellenza dell’artigianato calzaturiero spagnolo.

Sono esposti 25 capi firmati Balenciaga, provenienti da importanti collezioni museali e private, in un dialogo con 25 modelli di calzature realizzati appositamente per questa occasione da aziende spagnole selezionate. Accanto agli abiti, il pubblico potrà ammirare materiali d’archivio, fotografie e giornali d’epoca, che offrono una prospettiva storica sul percorso creativo del couturier.

Un viaggio tra storia e contemporaneità

Cristóbal Balenciaga mostra Shoes from Spain Tribute

photo by Juan Carlos Vega

La mostra si sviluppa in otto sezioni tematiche, che accompagnano il visitatore alla scoperta dell’universo Balenciaga.

  • From Tradition to Innovation apre il percorso espositivo con due creazioni iconiche: l’abito “infanta” con colletto camicia del 1939 e un completo da sera composto da un lungo abito avorio con cappa color lampone, indossato dalla Contessa di Torroella de Montgrí nel 1962. Questo capo, che affascinò persino Grace Kelly, è stato recentemente reinterpretato in uno scatto ufficiale della Regina Letizia realizzato da Annie Leibovitz.
  • The Most Spanish Wardrobe raccoglie tre capi appartenuti a Sonsoles Diez de Rivera e alla madre, la Marchesa di Llanzol, clienti e muse di Balenciaga. Tra questi, un abito da cocktail in taffetà fucsia del 1955, indossato per la presentazione della giovane Sonsoles a Hubert de Givenchy e per un evento al Teatro alla Scala.
  • La Robe de Soir celebra gli abiti da sera, tra cui il vestito sari in broccato di seta argento indossato dalla celebre mezzosoprano Teresa Berganza a Milano nel 1965. Spicca anche il modello a sirena nero con volant tabacco, immortalato da Richard Avedon sulla copertina di Harper’s Bazaar nel 1952.
  • Immersive Balenciaga offre un’esperienza sensoriale unica: una sala dalle geometrie suggestive esalta la poetica del couturier, mettendo in scena giochi di luci e ombre. Tra le creazioni esposte, tre coppie di capi e raffinati coprispalla.
  • Balenciaga’s Black / Spanish Black esalta l’amore del designer per il nero, tra velluto, ricami preziosi e seta. Un viaggio attraverso cinque look ispirati all’eleganza austera del guardaroba clericale.
  • The Bride chiude il percorso con uno straordinario abito da sposa in shantung di seta avorio, ricamato interamente in filo d’argento. Disegnato per Sonsoles Diez de Rivera, è un tributo alla bellezza e alla tradizione sartoriale spagnola.

A completare l’esperienza, due capi speciali: un abito da sera in seta rosa pallido con dettagli in paillettes e un modello del 1951 ricamato con perline e cristalli, proveniente dalla Swarovski Heritage Collection.

Le calzature: un ponte tra passato e futuro

scarpe mostra Cristóbal Balenciaga foto Juan Carlos Vega

photo by Juan Carlos Vega

In parallelo, la mostra celebra il savoir-faire calzaturiero spagnolo con 25 modelli inediti, realizzati dalle seguenti aziende: Alhamas, Alohas, Casteller, Chie Mihara, Creaciones S. W., De Flores Y Floreros, Flabelus, Gaimo, Hispanitas, Kanna, Lottusse, Magnanni, Magrit, Martinelli, Mascaró, Pedro Garcia, Pedro Miralles, Pertini, Pikolinos, Pitillos, Pons Quintana, Pretty Ballerinas, Ras, Ria Menorca e Zinda.

Queste maison, parte della Federazione delle Industrie Calzaturiere Spagnole, incarnano il patrimonio artigianale e l’innovazione del settore calzaturiero spagnolo, che dal 1977 opera per la promozione del marchio “Shoes from Spain” a livello internazionale.

Un allestimento che esalta l’identità di Balenciaga

monografica Cristóbal Balenciaga

photo by Juan Carlos Vega

L’intero percorso espositivo, progettato da Elisa Ossino Studio, gioca con volumi, specchi e luci per valorizzare l’architettura sartoriale delle creazioni. Le stanze monocromatiche, ispirate ai codici cromatici di Balenciaga, alternano il bianco burro, evocazione del suo atelier parigino, e il nero profondo, emblema del suo stile.

Un dettaglio evocativo accoglie i visitatori già dall’esterno: una vetrina su via Sant’Andrea lascia intravedere un abito a palloncino in seta nera degli anni Sessanta. All’interno, uno spioncino consente di osservare il capo come avrebbe fatto lo stesso Balenciaga, che, nascosto dietro i tendaggi del suo atelier, contemplava le sue creazioni sfilare di fronte a un pubblico incantato.

credit image by Press Office – photo by Juan Carlos Vega

 

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Da oltre 18 anni lavora nel mondo dei media e della comunicazione e si occupa di creare contenuti per il web e i social media. Dalla formazione in Filosofia presso l'Università La Sapienza di Roma, approda nel mondo digital dove ha collaborato con molti network editoriali italiani. Iscritta all'Albo dei Giornalisti nell'elenco Pubblicisti. Nel 2019 ha fondato il magazine digitale GlobeStyles. Dal 2019 è anche responsabile Lifestyle di Quotidiano Motori.

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