Design Supermarket Rinascente Milano: Air Snake by Aldo Cibic, l’installazione dinamica
Design Supermarket Rinascente Milano – A 13 anni di distanza dal suo primo lancio e durante la settimana della moda, il Design Supermarket della Rinascente di Milano è teatro di una seconda rivoluzione del visual merchandising.
Che ci si arrivi scendendo per le scale mobili, in ascensore o dall’ingresso della stazione metropolitana, il Design Supermarket è sempre stato sinonimo, fin dal suo debutto, di appuntamento leggero con la meraviglia. Ora, alzando gli occhi al soffitto, si potrà essere sorpresi da una nuova dinamica di prodotti volanti.
Si chiama Air Snake, la nuova struttura aerea concepita per Rinascente da Aldo Cibic. Un binario di acciaio lungo 53 metri che sorvola parte del piano con un percorso sinuoso, al quale potranno essere appesi capi e oggetti differenti, per allestimenti curiosi e sempre stupefacenti. Dalle t-shirt agli accessori, i brand avranno a disposizione un nuovo modo per esporre il loro prodotto, innovativo e pionieristico, capace di attrarre l’attenzione dei visitatori e stimolarli con concept creativi.
«Ho voluto creare un’installazione che fosse in qualche modo un tributo a Rinascente e alla sua lunga storia intimamente connessa con il mondo della moda – spiega Aldo Cibic. Perciò l’idea è di contaminare l’estetica e l’atmosfera del design supermarket creando un sorprendente binario dove i prodotti, veri protagonisti dell’installazione, sfilino come in un vero a proprio fashion show in mezzo ai clienti e allo spazio del piano, descrivendo un dinamico e vivace sentiero delle forme in movimento».
Nel 2009. Al piano -1 della Rinascente arriva il Design Supermarket, progettato da Claudio Silvestrin e Giuliana Salmaso, nasce per diventare il punto di riferimento per gli appassionati di design nel cuore della capitale stessa del design. Duemila metri quadri di stupore spontaneo dove icone che hanno fatto la storia del design si alternano a pezzi di creativi emergenti e accessori tech, libri e piccoli oggetti che solleticano la fantasia.
Esposti con grazia funzionale, godibili e facilmente afferrabili, sono tutti lì, come in una grande piazza, pronti per essere ammirati e/o scelti. A garantire la visibilità del prodotto, e supportarne la narrativa in tutte le sue possibilità, arrivano i display e gli allestimenti speciali. Si parla di teatralizzazione dello spazio e l’interazione diretta tra l’ambiente e la clientela dà luogo all’archetipo di quella che oggi definiamo un’esperienza di shopping immersiva.
Nei decenni successivi il coinvolgimento del pubblico sarà scandito dall’intensità delle sinergie con i creativi. Dalle collezioni di mobili di Giò Ponti alle vetrine di Bruno Munari ai loghi disegnati da Max Huber e Albert Steiner. E poi: le campagne di Patrick Demarchelier, Greg Kadel e Scott Schuman o gli store progettati da Franco Albini, Flavio Albanese o India Madhavi – solo per dirne alcuni. L’intreccio tra moda, arte e design è così profondo da produrre contenuti capaci di entrare nell’immaginario.