Dior haute couture primavera estate 2022 – L’atelier, luogo dell’intimo nesso tra la mano e la testa, è al contempo strumento e spazio sperimentale; un organismo vivo, in cui attitudini e saperi si confrontano e progrediscono, in una dimensione collaborativa che rielabora costantemente quel linguaggio magico e allo stesso tempo scientifico che è l’haute couture: è questo l’emblema della collezione Dior haute couture primavera estate 2022 ideata da Maria Grazia Chiuri.

Dior haute couture primavera estate 2022: il fashion show

La Direttrice artistica delle linee Dior donna rende così omaggio alla relazione con gli altri attraverso oggetti fatti a mano, che si fanno manifesto di un desiderio di forzare i confini tra arte e artigianato mediante il corpo. Il corpo come argomento, materiale, supporto per dare vita a progetti d’avanguardia.

Il ricamo diventa azione concettuale in 3D che riconfigura quella tecnica che nel tempo utopico dell’atelier si declina in una coreografia di movimenti. Il ricamo non è elemento decorativo: è azione progettuale che struttura la materia. Ricami che dissentono dalla superficie, la rendono evanescente e la fanno interagire con l’aria come in una gonna lunga écru interamente ricamata a contrasto con la camicia trasparente in organza di seta.

Le calze, emblema della collezione, che prendono dal ricamo consistenza spettacolare, a ritmare i diversi pezzi: dal tailleur grigio in grisaglia, agli abiti da sera, dove la finezza del ricamo si struttura con la leggerezza del tulle, fino a una serie di body drappeggiati. Chiuri decide poi di forzare la sintassi e la grammatica dell’atelier. Nella purezza assoluta delle linee che disegnano abiti che sono partner fondamentali di quell’azione della couture che è abitare il corpo.

Cappotti in cachemire che assecondano la figura, mantelle geometriche di un bianco splendente che rivelano mise composte da giacche e pantaloni, gonne a pieghe che ondeggiano sotto cappotti perfetti, tessuti in jacquard metallizzato color argento che si fanno abito assecondando il movimento del corpo.

Sono i ricami che emergono dalla tradizione Dior, ma forzati dalla sensibilità del nostro tempo, che diventano elementi centrali, definiti dalle regole della couture e trasformati da una visione che interpreta le forme dell’atelier come espressione di una progettualità ampia, diffusa, collaborativa, in cui l’haute-couture è forma di sperimentazione, d’interrogazione permanente.

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credit image by Press Office – photo by Adrien Dirand, Chanakya & Chanakya School of Craft