Dom Ruinart 2010: lo champagne dall’inaspettata complessità aromatica
Maison Ruinart presenta un nuovo millesimato, il Dom Ruinart 2010, uno Champagne fatto utilizzando il 100% di uve Chardonnay provenienti da terroir eccezionali. Negli anni ‘90, gli Chef de Caves Ruinart dell’epoca cercarono di portare a un livello superiore il processo di affinamento per rivelare maggiori complessità.
Ebbero l’idea di tornare al tappo in sughero in fase di invecchiamento. Un’intuizione che è stata poi corroborata negli anni dagli assaggi. La decisione della Maison di sostituire i tappi a corona con tappi in sughero per il Dom Ruinart nel 2010 le ha consentito di far maturare più a lungo sui lieviti queste bottiglie preziose. È servito oltre un decennio per raggiungere il potenziale autentico. Più di dieci anni di riposo controllato nelle profondità delle cave di gesso della Maison, a Reims.
Dom Ruinart 2010 è il risultato di questo lavoro certosino. Rispecchia con estrema accuratezza non solo un anno particolare, ma anche un processo di invecchiamento che ha rivelato tutte le sue sfaccettature e sottigliezze.
Questa cuvée vanta la freschezza aromatica dello Chardonnay, la cifra stilistica di Ruinart. Tessuta dal tempo, essa si esprime con profondità, ampiezza e complessità ancora maggiori.
Dom Ruinart 2010: corposo e vivace
Riconoscere le caratteristiche di questa annata già nella vigna ha richiesto visione e un salto immaginifico. Questo perché, nel 2010, c’era molto poco a suggerire che sarebbe stata un’ottima annata: un inverno rigido, una primavera secca e un’estate precoce, un agosto piovoso e un fungo arrivato alla fine della maturazione.
I viticoltori hanno dovuto combattere. Hanno avuto bisogno di pazienza. Ogni giorno era colmo di speranza e incertezza. Sebbene fossero
più resistenti alle conseguenze della pioggia, è stato necessario cogliere le uve Chardonnay al momento giusto. Senza aspettare troppo.
Nel 2010 la natura era fragile, eppure già prometteva un’annata eccezionale. Da questi frutti era nato uno Champagne dall’inaspettata complessità aromatica. Il primo naso dona note di cipria, floreali (iris) e minerali (roccia umida), che rimandano al mondo dei profumi. In seguito, dominano le note tostate e speziate: arillo di noce moscata, nocciole e mandorle tostate, un accenno di caffè, profumi avvolgenti e rassicuranti. Note fresche di agrumi maturi danno corpo agli aromi di questo millesimato.
Ricco sul palato, il Dom Ruinart 2010 è vivace e concentrato. Si impone con la sua grande intensità aromatica. Gli aromi di foglia di fico fresca si intrecciano a note di tè nero e spezie fresche (SilTimur, Mahaleb). I sapori si sviluppano e crescono per stadi, portando a un palato complesso, che prosegue verso un finale fresco e impreziosito da un’elegante amarezza.
Il vino persiste con una freschezza esaltata da un’elegante nota amara, che si sposta gradualmente verso note più calde e tostate. Dom Ruinart 2010 si abbina particolarmente bene a piatti che come lui hanno bisogno di sviluppare sapori profondi e complessi. Salatura, fermentazione, affumicatura e cottura lenta faranno eco a questa tavolozza aromatica.