Dove osano le cicogne: la nuova commedia diretta da Fausto Brizzi, con Angelo Pintus
Angelo e Marta desiderano un figlio, ma la loro vita cambia quando accolgono Luce, una giovane spagnola con un segreto inaspettato. Tra risate, conflitti e rivelazioni, Dove osano le cicogne esplora i legami affettivi e le sfide della vita quotidiana.
Dove osano le cicogne: il trailer ufficiale
Dove osano le cicogne, diretto da Fausto Brizzi, si presenta come una commedia all’italiana capace di mescolare ironia e temi profondi. Il film, che vede Angelo Pintus nel ruolo di protagonista, è un progetto nato dalla collaborazione tra il regista e l’attore stesso, un binomio che ha portato a una narrazione coinvolgente e mai banale.
Angelo, interpretato da Pintus, è un maestro elementare che conquista i suoi alunni grazie a un’irresistibile vena comica, ma che si scontra con il preside della scuola, Antonio Catania, il quale vede nel suo comportamento un pericolo per la disciplina. La dinamica tra i due offre un’ampia gamma di momenti esilaranti, creando un ritmo che sostiene l’intera pellicola.
La vicenda principale ruota attorno al desiderio frustrato di Angelo e Marta (Marta Zoboli) di avere un figlio. Dopo molti tentativi falliti, i due decidono di accogliere in casa una giovane spagnola, Luce (Beatrice Arnera), il cui arrivo sconvolge il loro equilibrio. Luce porta con sé un segreto che si rivelerà catalizzatore di svolte narrative inaspettate.
Il cast e le performance
Angelo Pintus abbandona i monologhi tipici del suo stile per calarsi in un personaggio sfaccettato e umano. Marta Zoboli, con la sua sensibilità attoriale, offre una controparte perfetta, rendendo credibile la relazione tra i due protagonisti. Beatrice Arnera, nel ruolo di Luce, incarna freschezza e mistero, contribuendo con naturalezza al dinamismo della trama.
Tullio Solenghi, Maria Amelia Monti e Antonio Catania arricchiscono il film con interpretazioni secondarie ma fondamentali per mantenere la qualità della narrazione, mentre la regia di Brizzi si distingue per un uso sapiente del ritmo e una direzione attenta al dettaglio.
La recensione
Il film affronta il tema della maternità e delle aspettative sociali con leggerezza, evitando toni moralistici. L’obiettivo di Brizzi di creare una commedia che tocchi corde emotive è evidente: i momenti di umorismo sono bilanciati da situazioni di grande delicatezza, regalando allo spettatore una gamma di emozioni che vanno oltre il puro intrattenimento.
Il lavoro di scrittura, che vede coinvolti lo stesso Pintus insieme a Brizzi e altri co-sceneggiatori, dimostra una cura particolare per i dialoghi, capaci di essere sia realistici che spiazzanti. Questo equilibrio riflette l’intenzione del regista di restituire una commedia all’italiana che parli al pubblico di oggi senza perdere il legame con la tradizione.
La fotografia di Marcello Montarsi, inoltre, cattura con vivacità le atmosfere casalinghe e scolastiche, mentre la colonna sonora di Andrea Bonini amplifica i momenti di maggiore intensità narrativa. Le scenografie e i costumi, rispettivamente di Ivana Gargiulo e Cristina Francioni, costruiscono un universo coerente e credibile.
Perché vedere Dove osano le cicogne
Questo film merita di essere visto per la sua capacità di unire un racconto profondamente umano a una comicità leggera e intelligente. Dove osano le cicogne non si limita a far ridere, ma invita a riflettere su temi universali come il desiderio di genitorialità, le relazioni e i legami inaspettati. La regia di Fausto Brizzi e le performance di un cast affiatato regalano un’esperienza cinematografica fresca e coinvolgente, capace di parlare a un pubblico ampio, dai più giovani agli adulti. È una pellicola che celebra la bellezza dell’imperfezione, il valore della resilienza e l’importanza del confronto con le proprie paure. In un’epoca in cui spesso il cinema si rifugia nel già visto, Dove osano le cicogne offre un intreccio narrativo vivace e carico di emozioni. Andare a vedere questo film significa uscire dalla sala con un sorriso sulle labbra e, forse, con qualche riflessione in più nel cuore.
credit image by Press Office – photo by Giuseppe Foglia