Driade Milano Design Week 2025: l’allestimento immersivo curato da Giuliano Andrea Dell’Uva
In occasione della Milano Design Week 2025, Driade torna nel centro della scena con un allestimento immersivo curato dall’architetto Giuliano Andrea Dell’Uva. Un’esperienza visiva e materica che rilegge l’identità storica del brand, presentando arredi iconici e nuove proposte di firme d’autore come Philippe Starck, Färg & Blanche, Guillaume Bloget e Marie et Alexandre.
Alla Milano Design Week 2025, Driade riafferma il proprio ruolo nel panorama internazionale del design con una presenza che si fa notare. Il brand torna a Milano con un allestimento esclusivo curato da Giuliano Andrea Dell’Uva, trasformando lo spazio espositivo in una narrazione tridimensionale. L’intervento, pensato come un’esperienza immersiva, mette in dialogo materiali metallici, geometrie grafiche e cromie decise, creando un ambiente che racconta il dna visivo e progettuale dell’azienda.
L’illuminazione, curata da Reggiani, contribuisce a disegnare atmosfere cangianti, esaltando ogni dettaglio dell’allestimento. All’ingresso, un vetro fumé accoglie i visitatori evocando il linguaggio visivo delle prime campagne pubblicitarie del marchio, in una palette che richiama il bianco e nero degli esordi.
L’intera installazione si sviluppa come un percorso espositivo che alterna elementi storici e novità contemporanee. Le pannellature diagonali, ispirate all’estetica degli anni ’80, fanno da sfondo a oggetti che hanno contribuito a costruire l’identità di Driade. Tra questi, si inseriscono con naturalezza le nuove collezioni, firmate da progettisti che condividono lo spirito sperimentale e visionario del brand.
Philippe Starck: riletture e novità
Protagonista della nuova proposta è Neoneoz, la collezione disegnata da Philippe Starck che rinnova le forme della celebre serie Neoz del 1997. Sedie e poltrona vengono presentate con finiture aggiornate, capaci di valorizzare le proporzioni essenziali e la versatilità dei pezzi. Il tavolo Neoneoz riprende gli stessi codici formali: struttura in legno massello di frassino e piani in marmo White Panda o in acajou naturale laccato lucido. I dettagli, come i terminali in pressofusione di alluminio con ruote in nylon, uniscono eleganza e funzionalità.
Sempre firmato da Starck è il nuovo tavolo Pip-e, sintesi tra rigore formale e ricerca materica. L’essenzialità delle linee dialoga con una palette inedita, che si estende anche alla sedia e alla poltroncina della stessa serie, ora proposte in tonalità vibranti.
Nuovi sguardi: Färg & Blanche, Guillaume Bloget, Marie et Alexandre
Tra le collaborazioni internazionali, lo studio svedese Färg & Blanche presenta la sedia F-A-B Chair. Il progetto si distingue per una struttura ispirata alle sedute shaker tradizionali, rielaborata in chiave contemporanea con rivestimenti intercambiabili. Un oggetto che cambia nel tempo, rispondendo a estetiche diverse grazie alla possibilità di personalizzazione.
Il designer francese Guillaume Bloget propone invece la libreria Pod: una composizione modulare che si sviluppa nello spazio come elemento scultoreo. La sua forza risiede nella capacità di coniugare struttura e materia, creando nuovi linguaggi per l’abitare.
A chiudere le novità, il tavolino Coupelle di Marie et Alexandre celebra la tradizione artigianale del vetro cotto. Ogni pezzo, con la sua texture irregolare e la capacità di rifrangere la luce, invita a osservare da vicino le qualità più intime del materiale.
Driade continua a distinguersi per un linguaggio progettuale che sfugge alle classificazioni rigide. La scenografia curata da Giuliano Andrea Dell’Uva ne è la dimostrazione: un equilibrio dinamico tra rigore architettonico e libertà visiva, tra memoria storica e linguaggi attuali. Un allestimento che non si limita a esporre oggetti, ma propone un modo di vivere lo spazio e il design.
credit image by Press Office – photo by Antonio Rosata x Driade