Ecoalf lancia la linea premium OnePointZero, puntando ancora di più sulla sostenibilità e la circolarità. La nuova collezione non solo utilizza materiali riciclati, ma è interamente riciclabile, contribuendo a un sistema di moda a ciclo chiuso. Attraverso il design minimalista e funzionale, ogni capo è progettato per essere smontato, facilitando il riciclo e riducendo l’impatto ambientale.

Il brand Ecoalf rilancia la sua linea premium OnePointZero, una collezione pensata e sviluppata con un approccio ancora più sostenibile e circolare. Lanciata con l’obiettivo di ridefinire gli standard della moda responsabile, questa nuova capsule collection della linea OnePointZero non si limita a utilizzare materiali riciclati, ma mira a garantire che ogni capo sia riciclabile al 100%, contribuendo così alla creazione di un sistema di produzione a ciclo chiuso.

Fondata nel 2009 con la missione di creare una nuova generazione di prodotti riciclati, Ecoalf è diventata negli anni un simbolo di innovazione nella moda sostenibile. Con più di 15 anni di ricerca e sviluppo nel campo della sostenibilità, il brand ha compiuto un ulteriore passo avanti verso una produzione più rispettosa dell’ambiente. La nuova capsule è concepita per evitare sprechi tessili e massimizzare le risorse, che sono ormai sempre più limitate.

Circolarità e design minimalista: il cuore della collezione

La nuova linea OnePointZero rappresenta una sintesi perfetta tra funzionalità, sostenibilità e uno stile minimalista elegante. Ogni capo della collezione è stato progettato tenendo a mente i principi dell’eco-design e della circolarità, con l’obiettivo di garantire che, al termine del ciclo di vita del prodotto, i materiali possano essere smontati e riciclati senza difficoltà. Questo significa che ogni capo, anche quelli con strati di materiali diversi, può essere facilmente separato nelle sue componenti, compresi gli elementi come le cerniere biodegradabili.

Un punto centrale per garantire la riciclabilità dei capi è la scelta delle fibre. Per favorire un processo di riciclo efficace, Ecoalf evita di mescolare fibre sintetiche con fibre naturali nello stesso tessuto. Questo non significa, tuttavia, che questi materiali non possano funzionare insieme: nella collezione, le fibre sono combinate con intelligenza, utilizzando ad esempio un strato tecnico in poliestere riciclato di alta qualità, che dona una seconda vita alla plastica monouso destinata altrimenti a essere gettata.

La visione di Ecoalf per il futuro della moda è quella di un sistema a ciclo chiuso, in cui i materiali post-consumo vengono continuamente utilizzati come materia prima per nuovi capi. Questo approccio non solo minimizza la produzione di nuovi materiali, ma riduce significativamente l’impatto ambientale dell’industria tessile. La collezione OnePointZero adotta questo principio con imbottiture realizzate interamente con rifiuti tessili post-consumo, un modo per estendere la vita delle risorse già esistenti e prevenire che i rifiuti finiscano nelle discariche.

L’industria della moda tradizionale, con la sua spinta a produrre sempre di più e a prezzi sempre più bassi, ha un impatto devastante sull’ambiente. Ad esempio, la produzione di lana spesso implica pratiche agricole intensive che portano al degrado del suolo, alla perdita di biodiversità e alla deforestazione, poiché si disbosca per creare pascoli. Per evitare di contribuire a questo problema, Ecoalf utilizza esclusivamente lana riciclata al 100%, sfruttando al massimo le risorse già disponibili. Questo approccio non solo riduce le emissioni di CO2, ma permette anche di risparmiare acqua, contribuendo così a un impatto positivo sul pianeta.

Ecoalf va oltre l’uso della lana riciclata, promuovendo anche l’uso della lana rigenerata, ottenuta attraverso metodi di allevamento che imitano i modelli naturali di pascolo degli animali. La lana rigenerata viene coltivata con pratiche come il pascolo a rotazione, che evita l’uso di fertilizzanti chimici e consente ai campi di “guarire”, contribuendo così al ripristino degli ecosistemi e migliorando la salute del suolo.

L’uso della lana rigenerata non solo aiuta a sostenere la biodiversità, ma svolge anche un ruolo importante nella diminuzione del carbonio: infatti, più carbonio viene assorbito dal suolo e dalla vegetazione rispetto a quanto ne viene emesso durante la produzione di lana. Questo aiuta a mitigare gli effetti del cambiamento climatico. Inoltre, la rigenerazione migliora la resilienza del suolo e riduce la dipendenza dai fertilizzanti chimici, contribuendo anche alla conservazione dell’acqua e riducendo l’inquinamento.

Un altro aspetto importante dell’allevamento rigenerativo è il miglioramento del benessere degli animali, che possono pascolare liberamente da un’area all’altra, seguendo i ritmi naturali. Questo approccio sostenibile non solo migliora la salute del suolo, ma aiuta anche a ridurre l’erosione e l’inquinamento delle acque, garantendo un equilibrio tra la produzione tessile e la tutela dell’ambiente.

Ecoalf ha incluso nella collezione anche capi realizzati con il suo iconico filato del mare, un materiale che simboleggia lo sforzo continuo di oltre 4.000 pescatori che collaborano quotidianamente per rimuovere i rifiuti dai fondali marini. Con più di 1.700 tonnellate di plastica raccolte dagli oceani, Ecoalf riesce a trasformare i rifiuti marini in una risorsa preziosa, realizzando capi come l’impermeabile Apolo da uomo e il Circe da donna.

La capsule OnePointZero è un esempio concreto di come sia possibile realizzare moda di alta qualità senza compromettere l’ambiente. Ecoalf è riuscita a creare una collezione che non solo rispetta i principi della sostenibilità, ma che contribuisce attivamente a un ciclo produttivo virtuoso. Ogni capo è dotato di un’etichetta interna con codice QR, che permette di scoprire la storia del prodotto e capire come poter dare una seconda vita al proprio indumento.

La nuova collezione è un invito a tutti noi a ripensare il nostro modo di vestire, scegliendo capi che non solo riflettono il nostro stile, ma anche i nostri valori. Ecoalf dimostra ancora una volta che la moda può essere un agente di cambiamento, un settore in cui innovazione e sostenibilità vanno di pari passo, creando un futuro migliore per le prossime generazioni.

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credit image by Press Office – photo by Ecoalf