GCDS primavera estate 2024 – Sulle passerelle di Milano Moda Donna sfila la nuova collezione primavera estate 2024 firmata da Giuliano Calza. Ogni viaggio termina dove è iniziato: a casa. Tornare, però, non significa invertire il corso del tempo, né quello dello spazio, ma abitare nuovamente i propri luoghi con la consapevolezza e la conoscenza acquisite lontano e lungo il cammino.

GCDS primavera estate 2024: il video del fashion show

Questo per dire che dopo prolungate, estensive deviazioni in territori fantastici, cartoon, eccessivi, roboanti, con questa collezione Giuliano Calza torna a casa. Lo fa alla lettera. Lo show, infatti, si svolge nella sede di GCDS, in un set che ricorda le presentazioni in atelier che erano la regola, una volta.

L’atmosfera intima permette agli ospiti di apprezzare veramente i vestiti, piuttosto che lasciarsi distrarre dallo spettacolo. Non c’è niente che Giuliano ami di più che realizzare abiti: oggetti dal significato e dall’uso quotidiano, compagni del viaggio della vita. Abiti che lui, e la sua community, vorrebbero indossare e indossare davvero.

La collezione primavera estate 2024 segna un deciso ritorno a casa. Giuliano esplora le radici napoletane, ma anche le origini del marchio, il che significa anche fare i conti con il logo, ed esibirlo, con gusto e spavalderia. Il tutto con una nuova consapevolezza, che è essenzialmente il sentire da atelier, animato dallo spirito di fashion lover del suo autore, che ha segnato la crescita di GCDS negli ultimi anni.

Pertanto ci sono denim e pelle, ma anche paglia, e tanto tweed molto borghese, come nei tailleur da sciura; ci sono mocassini e calzini bianchi, capi sartoriali e camicie, abiti a coste lunghi e corti e tocchi glamour. Il tutto mescolato con una certa spontaneità, con la spensieratezza di chi apprezza la formalità e la spezza un po’.

Il logo è presente, ma discreto, anche al posto del tacco. Un telefono molto amato in bachelite ritorna sotto forma di borsa di legno, plateau e tacchi elevano la silhouette e il fascino discreto della borghesia viene portato di qua e di là.

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