Gucci primavera estate 2023: la collezione Twinsburg, la fascinazione per il doppio
Gucci primavera estate 2023 – Sulle passerelle di Milano Moda Donna sfila la nuova collezione Gucci Twinsburg, che celebra le Mamme di Alessandro Michele e la “gemellitudine“. La collezione mette in scena questo gioco: il gioco illusionistico di una simmetria incrinata, generando una tensione nel rapporto tra originale e copia. I vestiti magicamente si duplicano e sembrano smarrire il loro status di singolarità.
L’effetto è straniante e ambiguo. Sembrerebbe aprirsi una crepa nell’idea di identità, salvo poi realizzare che lo stesso vestito sprigiona qualità diverse su corpi apparentemente identici. In fondo, la moda vive di moltiplicazioni seriali che tuttavia non ostacolano l’espressione più genuina di ogni possibile individualità.
Gucci primavera estate 2023: Twinsburg, il video del fashion show
“Sono figlio di due madri: mamma Fralda e mamma Giuliana. Due donne straordinarie che hanno fatto della gemellitudine il sigillo ultimo della loro esistenza. Abitavano uno stesso corpo. Si vestivano e pettinavano allo stesso modo. Frano magicamente specchiate. L’una moltiplicava l’altra. Quello era il mio mondo, perfettamente doppio. Le ricordo sorridenti al tavolino di un bar. Facevano casa, insieme.
Le univa una solidarietà genetica ma soprattutto un’intimità segreta e inaccessibile dall’esterno: un patto ancestrale, immemore di sé
perché nato in un tempo più antico di loro. À scuola, la maestra mostrò preoccupazione sentendomi dire che avevo due mamme. Per me era, invece, assolutamente normale, in fondo, quella era la strana famiglia in cui avevo sempre vissuto, non conoscevo altro. E non era neanche così importante sapere esattamente chi delle due mi avesse partorito. Entrambe si collocavano nell’olimpo delle divinità generatrici.La grazia del loro amore duplicato ed espanso ha da sempre prodotto in me una fascinazione per il doppio, per ciò che sembra riflettersi uguale a sé stesso. E’ in questa moltiplicazione speculare che colgo ogni volta un’aura di bellezza, così familiare e potente. Un miracolo pieno di tremore che sfida l’impossibile.
Ed è proprio l’impossibilità del perfettamente identico a nutrire la magia dei gemelli. Creature che un incantesimo genomico avrebbe voluto rendere assolutamente coincidenti ma che in realtà vivono di scarti impalpabili e disallineamenti. è l’inganno della similitudine.
La natura gemellare vive di questo ossimoro perturbante e ci sollecita a pensare che non tutto è quel che sembra. Di fronte a un doppio, siamo costretti a un supplemento di attenzione capace di cogliere e nominare le differenze, anche quelle più sottili. Le mie mamme, apparentemente identiche, erano in realtà estensioni riflesse e complementari. L’una integrava il disegno dell’altra. Non coincidevano.
Tale reciprocità asimmetrica fonda il senso più profondo della gemellitudine. è la relazione speculare tra identità e alterità che sostanzia la compresenza di soggetti diversi ma in connessione. Ogni gemello, infatti, conserva sin dalla nascita la consapevolezza di non essere al centro dell’universo, È abituato a vivere con un altro sé. I confini del suo corpo non coincidono con i confini del suo essere.
In questo senso la gemellitudine impone una pratica di decentramento. Uno sporgersi verso l’altro. Un riconoscersi carne del mondo. È un topos che trascende la biologia, per indicarci il senso di coappartenenza e sorellanza che dovrebbe guidare il nostro viaggio su questo pianeta. È La possibilità di sentirsi parte di quel tessuto connettivo che definisce il nostro comune destino creaturale.”
Special guest alla sfilata Gucci a Milano: Jessica Chastain, Julia Garner, Bethann Hardison, Jodie Turner-Smith, Chiara Ferragni, Coco Rebecca Edogamhe, Sinéad Burke, Amandla Stenberg, Olivia DeJonge, Daisy Edgar-Jones, Margherita Mazzucco, Damiano e Fabio D’Innocenzo, Condola Rashad, Fionn O’Shea, Lava La Rue, Hikari Mitsushima, Ai Tominaga, Davika Horne, Heart Evangelista e molti altri.