“La stanza accanto” di Pedro Almodóvar racconta la storia di Martha, una reporter di guerra, e di sua figlia, separate da un profondo rancore. Ingrid, amica intima di Martha, cerca di riconciliare le due donne, mentre il passato torna a galla e le ferite si riaprono. Il film con Tilda Swinton e Julianne Moore ha vinto il Leone d’Oro come Miglior Film al Festival del Cinema di Venezia 2024.

La stanza accanto Pedro Almodóvar: il trailer ufficiale

Il maestro spagnolo Pedro Almodóvar è pronto a conquistare nuovamente il grande schermo con il suo nuovo film, “La stanza accanto”. Presentato in Concorso all’81 Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, questo lungometraggio rappresenta una svolta significativa nella carriera del regista, essendo il suo primo progetto interamente girato in lingua inglese.

Prodotto dalla casa di produzione di Almodóvar, El Deseo, e co-prodotto da Movistar Plus+, “La stanza accanto” è un’immersione profonda nell’animo umano, un’esplorazione delle complessità delle relazioni familiari e dell’impatto traumatico della guerra. Le protagoniste assolute sono due donne straordinarie: Tilda Swinton nei panni di Martha, una reporter di guerra tormentata dal suo passato, e Julianne Moore nel ruolo di Ingrid, una scrittrice di romanzi autobiografici che cerca di trovare un senso alla vita.

La trama si sviluppa tra Madrid e New York, in un alternarsi di paesaggi urbani e naturali che riflettono le diverse sfaccettature dei personaggi. Al centro della storia, un legame profondo e complesso tra una madre e una figlia, segnato da un grave malinteso che le ha allontanate. Ingrid, amica intima di Martha, diventa la custode dei loro segreti e dei loro dolori, cercando di ricucire lo straccio di una relazione ormai logora.

Almodóvar, con la sua sensibilità unica e la sua maestria nel dipingere ritratti psicologici intensi, ci conduce in un viaggio emozionante attraverso le ferite aperte di queste due donne. La guerra, intesa sia come conflitto armato che come conflitto interiore, è un tema ricorrente nel film, che esplora le conseguenze devastanti della violenza sulla psiche umana. Ma “La stanza accanto” non è solo un’analisi del trauma, è anche una celebrazione della vita, dell’amicizia e del potere della parola scritta come strumento di liberazione.

Come racconta Pedro Almodóvar: “Nei miei film si parla molto, la parola è fondamentale come nel teatro. Tra i tanti elementi narrativi (tutti essenziali e in cui intervengo senza riserve) sono gli attori, le attrici, a raccontare realmente la storia. Ne La stanza accanto Tilda Swinton e Julianne Moore portano sulle spalle tutto il peso del film. Sono loro lo spettacolo. Ho avuto la grande fortuna che, nell’interpretare Martha ed Ingrid, abbiano dato ognuna un’autentica prova di maestria attoriale. I lunghi testi di Tilda – da lei divinamente padroneggiati – tengono perché si alternano con lo sguardo di Julianne, che l’ascolta. È un vero tour de force per le due attrici. Per Tilda Swinton si trattava di mantenere il tormento dell’agonia nei suoi lunghi monologhi, senza risultare teatrale né monotona, nell’alternanza con i controcampi di Julianne Moore che la guarda e l’ascolta. Solo le grandi attrici sanno guardare e ascoltare in silenzio.”

Il cast stellare, oltre a Tilda Swinton e Julianne Moore, include anche John Turturro, Alessandro Nivola, Juan Diego Botto, Raúl Arévalo, Melina Mathews e Victoria Luengo, che con le loro interpretazioni intense e sfumate danno vita a personaggi indimenticabili.

“La stanza accanto” è un film che ti toccherà nel profondo, che ti inviterà a riflettere sulla fragilità dell’esistenza e sull’importanza delle relazioni umane. È un’opera matura e intensa, che conferma la grandezza di Pedro Almodóvar come uno dei registi più importanti del nostro tempo.

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