Lacoste autunno inverno 2019 2020 – Durante la Paris Fashion Week, presso Le Tennis Club de Paris ha debuttato Louise Trotter, prima donna a capo della direzione creativa della Maison Lacoste.

L’Heritage nasce dall’innovazione e si muove verso il futuro, le regole di tennis e di vita si fondono, emergono armonie dinamiche.

Con l’impeto del nuovo come motivazione perpetua, Louise Trotter presenta la sua collezione d’esordio per Lacoste al Tennis Club de Paris – rendendo omaggio alla vita e all’epoca di René Lacoste e alla sua dedizione all’eccellenza sopra ogni cosa.

Grande campione nonché inventore, René fu in grado di lasciare un retaggio prodigioso ben oltre il campo da gioco. Il suo spirito pionieristico e lo stile personale innato formano le fondamenta di questo guardaroba: capi ingegnerizzati per le migliori performance e intrisi di desiderio.

Trattando Lacoste come una fonte iconografica, la collezione autunno inverno 2019 2020 rivisita l’eleganza sportiva d’antan e la sua rilevanza nella società contemporanea. Il movimento del corpo e il movimento sul corpo sono il primo elemento di ricerca e sviluppo di forme e fabbricazioni – svelando soluzioni pragmatiche che vanno oltre la loro apparente semplicità.

Partendo da una palette di neutri cittadini e bianchi tennis, per arrivare a caldi giallo limone e al verde Lacoste Vert 132, un crescendo sistematico ed emotivo di colori delinea la fusione di codici formali e capi tecnici moderni della stagione.

Definendo la proposta di materialità tattile, la mano liscia e morbida di flanella, nylon matte, bouclé effetto loopback e il classico piqué di cotone creano un senso diffuso di comfort elevato. Osservando i canoni dell’abbigliamento francese l’outerwear, come il cappotto a doppio petto ‘René’, un anorak, un blazer a 2 bottoni e un trench, è una componente vitale – essenziali della vita urbana aggiornati con cappucci rimuovibili, cuciture termosaldate e fodere d’archivio in twill a spina di pesce.

Da sempre un’icona della maison, la polo è alla base della silhouette come modello di sperimentazione; decostruita con colletti in maglia a righe, sovrapposta a twinset a collo alto, o ingrandita in grafiche forme jersey.

La maglieria cubista oversize lavorata a mano prosegue il tema, reinterpretando il tradizionale maglioncino da tennis come un collage materico. Anche la scarpa da tennis viene remixata, intinta in gomma vulcanizzata. Arricchendo il vocabolario Lacoste con nuovi elementi di design modulare, spezzati sportif si avvolgono nelle loro tasche chiuse da zip e ampi trench con coulisse proteggono zaini, mentre il gonnellino da tennis viene tradotto in tuniche plissettate e forme a grembiule.

I loro volumi fluidi riappaiono in sete stampate e plissettate, dal monogramma di ‘L’ geometriche incastrate tra loro a crêpe trattata in color-blocking. Disegnato nel 1927 da Robert George, il coccodrillo Lacoste viene trattato con irriverenza e humour in una molteplicità di forme – da delicati ricami tono su tono a stampe all-over e patchwork esplosi a originali accessori in pelle – affermando il proprio status di icona universale della Pop Art.