Laura Biagiotti Forever Gold For Her: la nuova fragranza e la campagna con Laura Chiatti
Laura Biagiotti Forever Gold For Her – L’oro, il più antico dei metalli preziosi, simbolo di luce ed eternità, di lusso e felicità. Flanker di Forever, il profumo di Laura Biagiotti dedicato all’infinita capacità d’amare delle donne, Forever Gold For Her ha l’avvolgente sensualità di un raggio di sole sulla pelle.
Annick Ménardo, maître parfumeur di Symrise, ha costruito un’elegante partitura olfattiva che collega lusso, bellezza e luminosità al mondo femminile. C’è un po’ l’idea della donna come idolo di luce, bella e potente nel suo ieratico fulgore ma piena di passioni terrene che la
rendono ancora più desiderabile.
“L’energia femminile rappresenta la forza primitiva della Terra. La donna che si riconnette autenticamente alla propria essenza è la Musa alla quale è dedicato Laura Biagiotti Forever Gold For Her. Una fragranza che celebra l’energia generatrice delle donne esaltando la meraviglia degli opposti, dell’essenziale e dell’opulenza, che vestono le due anime femminili” dichiara Lavinia Biagiotti Cigna.
Laura Biagiotti Forever Gold For Her: la fragranza
Le note di testa si aprono con la piccante freschezza dell’olio di zenzero del Madagascar esaltata dalla luminosa dolcezza dei germogli di ribes nigrum e dall’opulenza fruttata della prugna. Le note di cuore inglobano l’ipnotico aroma dell’ylang ylang con la potente sensualità di tuberosa e gelsomino. Invece in quelle di fondo le note legnose del sandalo vengono esaltate dal calor bianco della vaniglia mentre l’insondabile profondità dell’ambra ci trasmette il senso dell’infinito.
Il flacone riproduce in verticale il simbolo dell’infinito che ha la forma di un otto disteso. Il flacone di Forever Gold For Her è infatti costruito dalle preziose volute di un nastro metallico che in alto forma l’intero tappo e sotto abbraccia l’ampolla di vetro. Da qui traspare il colore dorato del jus. Si crea così una perfetta armonia cromatica con la struttura metallica lasciata volutamente aperta all’altezza della base di appoggio.
La campagna con Laura Chiatti
Una grande produzione con effetti speciali in 3D degni di Hollywood. Tanto per dare un’idea vengono fatti esplodere ben 5 lampadari a chandelier nella meravigliosa Sala degli arazzi affrescata da Tiepolo. Il film è stato infatti girato nel magnifico Palazzo Clerici di Milano, dimora seicentesca con gli interni completamente rifatti nel ‘700 dalla potente famiglia lombarda. La testimonial è l’attrice e modella Laura Chiatti.
Interno, giorno anche se gli scuri sono chiusi e a fatica filtrano delle lame di luce dorata. Si apre una porta piena di rilievi in foglia d’oro al centro di una cornice in legno chiaro. Per un attimo si ha un effetto di sfocatura come se la luce del giorno si scontrasse con quella artificiale della sala. Poi l’occhio si abitua e a questo punto si vede bene il parquet su cui si allargano delle chiazze luminose sempre più ampie.
Il salone è ancora immerso nella penombra, come se fosse addormentato da secoli sotto l’effetto di un incantesimo, quando il regista Mattia Benetti inquadra un piede femminile che calza un elegante sandalo dorato a tacco alto. Il passo della donna è leggero e al tempo stesso sicuro: sa dove sta andando e nessuno la può fermare. Le sue caviglie sono come accarezzate dall’orlo di un magnifico abito Laura Biagiotti, un bustier in oro colato con goffrature sapientemente realizzate e ricamate a mano per incorniciare la silhouette della testimonial.
L’intervista a Laura Chiatti
Le riprese risalgono lentamente sull’intera figura femminile fino a una stupenda inquadratura in primo piano del viso di lei. È una donna vestita di luce con la pelle e gli occhi resi ancor più luccicanti dall’abito d’oro. L’obbiettivo indugia sulla faccia incoronata dai capelli dorati e arricchita da un piccolo orecchino in oro e brillanti che ha lo stesso ammaliante scintillio degli occhi azzurri e del lip gloss rosato.
A questo punto lei riprende a camminare e la cinepresa indugia sulle sue spalle lasciate libere dal bustier plissettato e con due piccoli tatuaggi che ne esaltano la perfezioni. Avanza verso il flacone di Forever Gold For Her appoggiato su una mensola sotto al grande specchio barocco, lo afferra e spruzza una nuvola di profumo sul décolleté. Improvvisamente la sala si riempie di luce: l’incantesimo è stato spezzato! La protagonista si gira e incede maestosa verso chi guarda.
Alle sue spalle esplode il primo lampadario e a questo punto niente la può fermare. Bellissima si avvia verso un destino di probabili successi e
sicura felicità mentre alle sue spalle i lampadari continuano ad esplodere facendo cadere gocce di luce intorno alla donna vestita d’oro. È una scena suggestiva ed evocativa, che simboleggia la potenza esplosiva della femminilità e che termina sull’enigmatico sorriso a labbra appena dischiuse di lei.
Nima Benati ha realizzato invece un intenso ritratto di Laura Chiatti appoggiata alla mensola settecentesca sotto specchio che riflette gli ori e gli stucchi del salone degli arazzi di Palazzo Clerici. La donna vestita d’oro emana la stessa luce calda degli stucchi in foglia d’oro contro cui si staglia come sospeso nell’aria il flacone a forma di simbolo dell’infinito di Forever Gold For Her di Laura Biagiotti.