Leopardi – Il Poeta dell’Infinito: la miniserie di Sergio Rubini al Festival del Cinema di Venezia 2024
Presentata in anteprima al Festival del Cinema di Venezia 2024, la miniserie “Leopardi – Il Poeta dell’Infinito” racconta la vita del grande poeta Giacomo Leopardi, esplorando non solo il suo genio letterario, ma anche il suo impetuoso spirito ribelle, il suo amore per la libertà e il suo tormentato desiderio di amore.
Leopardi – Il Poeta dell’Infinito: la clip ufficiale
La miniserie “Leopardi – Il Poeta dell’Infinito”, diretto da Sergio Rubini, è coprodotto da Rai Fiction, IBC Movie e Rai Com, rappresenta la prima incursione di Rubini nella regia televisiva. Presentata in anteprima al Festival del Cinema di Venezia 2024, la miniserie racconta la vita del grande poeta Giacomo Leopardi, un ritratto inedito, tra poesia, ribellione e amore.
La produzione, girata tra le suggestive location di Recanati, Bari, Napoli, Torino, Roma, Mantova, Bologna e la Puglia, offre un ritratto nuovo e affascinante di Leopardi, restituendolo al pubblico contemporaneo non solo come un poeta di straordinario talento, ma anche come un uomo che ha sfidato le convenzioni del suo tempo. Questo ritratto, pur mantenendo la coerenza storica, si discosta dall’immagine tradizionale di Leopardi, offrendoci un personaggio vitale, passionale e profondamente umano, capace di infiammare non solo i cuori con i suoi versi, ma anche le menti con le sue idee rivoluzionarie.
Ad interpretare Giacomo Leopardi troviamo Leonardo Maltese, già apprezzato in pellicole come “Rapito” di Marco Bellocchio e “Il Signore delle Formiche” di Gianni Amelio, che gli hanno valso il Premio Guglielmo Biraghi ai Nastri D’Argento 2023. Accanto a lui, un cast stellare che include Alessio Boni nei panni del rigido padre, il Conte Monaldo Leopardi, Valentina Cervi nel ruolo della madre Adelaide Antici, e Giusy Buscemi, che interpreta Fanny Targioni Tozzetti, la musa e l’amore impossibile del poeta. Inoltre, Cristiano Caccamo veste i panni dell’amico fedele Antonio Ranieri, mentre Alessandro Preziosi dà vita al personaggio di Don Carmine.
La miniserie si distingue non solo per la qualità delle interpretazioni, ma anche per la sua capacità di reinterpretare la figura di Leopardi in chiave moderna. Giacomo Leopardi è presentato come un “enfant prodige”, paragonabile a Mozart, ma anche come un adolescente ribelle e un poeta romantico che ha saputo guardare oltre i confini del suo tempo. La sua vita, segnata da una continua tensione verso la bellezza e la libertà, è narrata attraverso gli eventi chiave che lo hanno portato a diventare uno dei maggiori esponenti del pensiero filosofico e poetico italiano.
La trama
Prima Parte: la storia si apre a Napoli, nel 1837, con la morte di Giacomo Leopardi. Antonio Ranieri, il suo fedele amico, cerca di convincere Don Carmine a concedere al poeta una degna sepoltura. Da qui, il racconto si sposta indietro nel tempo, a Recanati nel 1809, dove il giovane Giacomo, sotto la rigida guida del padre Monaldo e di un precettore, dimostra fin da subito un’intelligenza fuori dal comune.
Nonostante il suo desiderio di esplorare il mondo, Giacomo è costretto a vivere una vita di reclusione, trovando rifugio nei libri della biblioteca di famiglia. Nel 1817, l’incontro con la cugina Geltrude lo scuote profondamente, e Giacomo inizia a intrattenere corrispondenze con i principali intellettuali dell’epoca. La frustrazione per la sua condizione lo porta a scrivere “All’Italia”, un’opera che diventa un inno per i patrioti italiani. Nel frattempo, Giacomo compone la sua opera più celebre, “L’infinito”, mentre lotta contro le pressioni familiari e sociali.
Finalmente, lo zio Carlo Antici riesce a strapparlo alla stretta sorveglianza del padre e a portarlo a Roma, dove Giacomo, deluso dalla superficialità della città, decide di trasferirsi a Milano. Qui pubblica le “Operette morali”, che segnano un punto di svolta nella filosofia italiana. Tuttavia, la natura provocatoria dei suoi scritti lo porta a vivere in condizioni economiche precarie, spingendolo a trasferirsi a Firenze, dove incontra il patriota Antonio Ranieri e la bellissima Fanny Targioni Tozzetti, di cui si innamora profondamente.
Seconda Parte: la narrazione riprende a Napoli, nel 1838, con l’arrivo di Fanny. Il rapporto tra lei e Antonio si intensifica, e i due finalmente cedono all’amore che avevano a lungo represso per rispetto di Giacomo. Ranieri, tormentato dai sensi di colpa, ripercorre con Fanny la loro storia e il legame profondo con Leopardi. Il poeta, sempre più malato e afflitto dal colera che imperversa in città, continua a lottare per i suoi ideali, ma è ormai troppo debole per realizzarli. In un ultimo gesto d’amore, chiede che la lettera di Fanny, scoperta nel taschino del suo frac, venga posta vicino al suo cuore prima di essere sepolto.
Sergio Rubini, nel dirigere questa miniserie, ha voluto esplorare una nuova dimensione di Giacomo Leopardi. Lontano dall’immagine canonica del poeta malinconico e sofferente, il Leopardi di Rubini è un personaggio vitale, che lotta con tutte le sue forze contro i limiti imposti dalla natura e dalla società. La sua poesia, intrisa di un amore incondizionato per la vita, è il risultato di una continua ricerca di felicità e bellezza, spesso negate da un universo incomprensibile e indifferente.
Con questa produzione, Rubini intende restituire al pubblico un Leopardi brillante, trasgressivo e affascinante, un genio visionario che, sebbene incompreso dai suoi contemporanei, parla direttamente alle generazioni future, offrendo spunti di riflessione più che mai attuali.
“Leopardi – Il Poeta dell’Infinito” è un viaggio emozionante nella vita di un uomo che ha saputo trasformare il dolore in bellezza, e che continua a ispirare con la sua opera immensa e senza tempo.
credit image by Press Office – photo by Rai Fiction