Le nuove collezioni 2025 firmate Listone Giordano: Nui di Lissoni e Trafic di Sadler
Durante la Milano Design Week 2025, Listone Giordano ha presentato due progetti che esplorano la materia lignea in modi originali: Nui di Piero Lissoni, ispirato alla cultura giapponese del Sashimono, e Trafic di Marc Sadler, che reinterpreta i pavés de bois dell’Ottocento. Entrambe le collezioni entrano nel catalogo Natural Genius del brand, affermandosi come punti di riferimento per chi desidera superfici in legno che raccontino storie, emozioni e artigianalità.
Con uno sguardo che intreccia passato e futuro, Listone Giordano ha presentato alla Milano Design Week 2025 due collezioni inedite che raccontano il legno attraverso linguaggi estetici differenti, ma uniti dalla stessa cura per il dettaglio e dal desiderio di esplorare nuove forme di espressione.
Nui: un segno visivo che parla di silenzio e memoria
Piero Lissoni ha progettato per Listone Giordano una collezione che trasforma il concetto di pavimentazione in una narrazione poetica. Nui, che in giapponese significa “cucire”, prende ispirazione dall’arte tradizionale del Sashimono, tecnica che unisce elementi in legno senza uso di chiodi. Le superfici diventano così un’evocazione dell’incontro tra forme e funzioni, con dettagli che richiamano alla mente gli incastri dei mobili antichi.
Due le versioni disponibili: Nui 01, che propone un pattern con incastro testa-coda, e Nui 02, con incastro testa-testa per un effetto più dinamico. Le misure variano tra 140×1200 mm e 190×1500 mm, nelle essenze Rovere Civita, Rovere Grisaglie e Frassino con finitura Graphit, frutto del progetto Circular che reimpiega polvere di grafite in ottica sostenibile.
«Questo progetto nasce dall’idea della bellezza e della dignità di queste grandi assi di legno che ti riportano alla mente quello che erano prima, ovvero degli alberi. Ho pensato a questo incastro da falegname, come se questi alberi che poso sul pavimento diventassero dei mobili», spiega Piero Lissoni, che ha voluto interpretare l’elemento naturale come una parte viva dell’ambiente domestico.
Trafic: il passato urbano rivive in una pavimentazione di design
Con Trafic, Marc Sadler recupera l’estetica delle antiche pavimentazioni in fibra di testa delle metropoli ottocentesche, da Londra a New York. Il risultato è una superficie che non solo restituisce il fascino del passato, ma dialoga con il presente attraverso texture elaborate e otto varianti cromatiche. La struttura in legno massello è trattata per garantire stabilità e resistenza all’uso quotidiano, mantenendo un’eccezionale qualità estetica.
Disponibili diverse finiture superficiali – fresature verticali, orizzontali o incrociate – che permettono a designer e architetti di creare composizioni su misura, offrendo una grande libertà progettuale. Trafic non è soltanto una pavimentazione, ma uno strumento creativo che restituisce voce ai materiali e alle città che hanno fatto la storia.
«Superati efficacemente, grazie ad un processo ad hoc messo a punto da Listone Giordano per garantirne stabilità, i problemi che un pavimento di testa presenta in termini di elasticità igrometrica per la dilatazione e il restringimento del blocchetto messo in questa posizione, Trafic regala un’eccezionale resistenza all’usura del calpestio. Non a caso è stato ampiamente utilizzato tra il XIX e il XX secolo per pavimentare strade di grandi città (Parigi e Londra, ad esempio), anche per la capacità di attutire i rumori del traffico di cavalli e carrozze. Ma oltre alle peculiarità tecniche, sono le qualità estetiche che fanno di Trafic un pavimento unico nel suo genere. I diversi pattern di superficie dei cubetti consentono di concepire ogni pavimentazione ad hoc: texture planari, fresate in orizzontale, in verticale o incrociate, danno spazio ad innumerevoli combinazioni di disegno che ogni progettista potrà fare proprio. Si aggiunge poi l’asset del colore, ben 8 varianti, vera e propria ciliegina sulla torta di un nuovo linguaggio progettuale dai confini tracciabili unicamente dall’estro creativo dell’architetto che vorrà cimentarsi con questo strumento di arredo dalla fortissima potenzialità espressiva» ha raccontato Marc Sadler.
credit image by Press Office – photo by Listone Giordano