Maison Margiela primavera estate 2020: il sartoriale riletto tra tra passato, presente e futuro
Maison Margiela primavera estate 2020 – Sulle passerelle della Parigi Fashion Week sfila la collezione Maison Margiela co-ed per la prossima primavera estate 2020. Ricordi alterati dal tempo. Informazioni che trasmesse da una mente all’altra, da un’epoca all’altra, nascondono la verità.
Le riflessioni di Maison Margiela di fronte sull’era digitale ispirano la collezione co-ed primavera estate 2020, un omaggio alla storia e alle lezioni da trarne. Ricordi hackerati, distorti e trivializzati dal caos dei social media. La mente diventa motore di ricerca che filtra le impressioni più recenti, l’esperienza acquisita nel passato, sepolta gradualmente dalle ultime novità.
Colpito dal comune bisogno di spensieratezza, il direttore creativo John Galliano esorta e sfida i sensi a distinguere tra memoria e oblio, realtà ed irrealtà. Ispirati dai concetti della scorsa Artisanal, questa collezione propone capi fondamentali che nascono dalla conversazione tra passato, presente e futuro.
Sartorialità resa tramite la hack print – un motivo che ricorda l’errore accidentale di una stampante – di spigati e tweed del guardaroba classico maschile. Stampe trompe l’œil tradite dall’elemento d’interruzione bianco attraverso è rivelata cui la vera identità del tessuto.
Un’illusione che accenna al tema Artisanal della proiezione. Il projective filtrage – l’impressione d’immagini proiettate realizzata come stampa su tessuti traslucidi – applicato a trench in organza che ispirano un confuso gioco di strati e luci.
Capispalla e abiti traforati tagliati a mano o a laser. Seguendo la tecnica del nomadic cutting, capi resi oversize migrano sul corpo, pantaloni mutano in abiti strapless, trench di pelle in corsetti. Elementi tipici delle uniformi generano ricordi e associazioni di comfort: giacche utility in nuove forme, gilet in maglia e maglioni accentuano la nota unisex. Combinaison in versione corta con mantellli Watteau fanno eco agli abiti da sera di un’epoca in cui il glamour, come se ce ne si potesse dimenticare, dava spesso speranza.
Introdotta nella scorsa Artisanal, la Snatched, la nuova borsa genderless di Maison Margiela, debutta nei formati più piccoli. Prendendo il nome dal termine slang che indica qualcosa di bello a vedersi, la pochette si chiude su sé stessa, è tagliata con angoli asimmetrici e dotata di una fascia attraverso cui passare la mano per afferrarla. Disponibile in pelle di vitello bianca e vernice rossa.