Marni Donna autunno inverno 2021: il New Romantic, tutti i look e il video
Marni Donna autunno inverno 2021 – La collezione è una celebrazione romantica del far vestiti nell’aspetto più intimo e tattile. Una missiva d’amore, in effetti: sfacciata, a volte persino orgogliosamente banale, tanto intenso e travolgente è il bisogno collettivo di sentire, toccare e sentire ancora.
Marni Donna autunno inverno 2021: il fashion digital show
In passato, il Romanticismo, come movimento, è nato in reazione al razionale, in opposizione alle norme sociali, legittimando l’immaginazione individuale come autorità critica. Oggi il Romanticismo ci appare più potente di qualsiasi protesta: un modo per affrontare la realtà con un altro sguardo e un altro tocco, trovando un altro significato al quotidiano.
La nuova collezione Marni firmata da Francesco Risso è una ricerca di romanticismo espressa nel colore e nella forma, entrambi intensamente tattili, allo stesso tempo foschi e luminosi. Il nero è il colore del romanticismo tempestoso, dopotutto. Eppure è un’illusione ottica, la somma di tutti i colori esistenti e questo è ciò che marni ha rivelato progressivamente, attraverso dissolvenze, solarizzazioni, stampe e trattamenti che fanno emergere tinte vivaci come aloni in espansione, sotto forma di oggetti – chiavi, forbici – poggiati sui vestiti mentre i raggi del sole li colpivano, trasformandoli in ricordi. Anche rose e girasoli hanno lasciato un segno. Natura: tutto torna alla Madre Terra. Natura come purezza dei sensi, incorrotta.
Marni ha creato le forme giocando con gli strumenti e gli elementi imperituri della sartoria: volume, pinces, costruzione e decostruzione, cerniere, balze. E ha usato questi strumenti per trasformare attraverso una lente emotiva i nostri amati archetipi, dal trench alla camicia da uomo, dalla felpa con cappuccio al biker, dal pullover a coste al piumino alla maglia da marinaio.
Strette in vita, le camicie diventano corsetti e i trench assumono la rotondità di una gonna a torta. Le felpe si gonfiano come mantelli da opera; i biker, tagliati, si trasformano in coperte, i piumini in stole. Le cerniere sono ricoperte di balze e formano jabot punk. Balze, rouche e ancora balze: rouche sfacciate che trasformano tutto in corsetti.
E ancora: giacche trapuntate e ubriache, finte pellicce allegre, pantaloni ipnotici tinti a mano con numerosi bagni, languidi maglioni all’uncinetto, un cappotto da ufficiale di nylon e taffetas. Fuori dal nero, sprazzi di colore come in Zabriskie Point. Qua e là, tocchi di embellishment di recupero e gioielli object trouvé, sviluppati in collaborazione con Tom Binns.
Una emotività da sturm und drang pervade questo racconto, proiettando la densità dei sentimenti sugli strati esterni degli abiti. È tutto molto intimo e molto personale, e per questo Marni ha deciso di far parlare i vestiti in modo domestico, durante una colazione, un pranzo e una cena tra amici.