Matteo Cibic e Blauer: l’installazione “My BlaWhere Vision” alla Milano Design Week 2025
In occasione della Milano Design Week 2025, Blauer ha presentato “My BlaWhere Vision”, un progetto artistico ideato da Matteo Cibic. L’installazione, che ha già toccato diverse città italiane in un tour itinerante, è arrivata a Milano trasformando il punto vendita del brand in uno spazio esperienziale dedicato ad una riflessione sul futuro. Al centro dell’opera c’era Teddy, l’iconico orsetto Blauer, reinterpretato in chiave simbolica per raccogliere sogni e desideri del pubblico.
Durante la settimana del design milanese, Blauer insieme a Blauer Footwear hanno presentato un progetto immersivo “My BlaWhere Vision”, l’installazione firmata da Matteo Cibic, artista e designer noto per il suo linguaggio visivo eclettico e per la capacità di unire ironia e profondità nei suoi lavori.
Realizzata per i multibrand del settore footwear, l’installazione è parte di un tour itinerante che ha già fatto tappa in numerose città italiane e che invita il pubblico a riflettere su concetti personali legati al proprio cammino, ai desideri da coltivare e alle mete da immaginare.
Teddy, l’orsetto custode dei pensieri
Al centro della scena c’è lui, Teddy, la mascotte di Blauer da oltre un decennio, oggi reinterpretata da Cibic in chiave concettuale. L’orsetto, reso con linee contemporanee e materiali inediti, diventa il contenitore fisico di sogni, idee e aspirazioni. Ogni visitatore poteva affidargli un pensiero legato al proprio futuro, trasformando l’interazione in un gesto partecipativo e personale.
L’opera è pensata per evocare un dialogo tra chi osserva e chi decide di lasciare un segno tangibile, utilizzando piccoli scudi Blauer su cui scrivere un messaggio da legare ai lacci colorati dell’installazione. Un gesto semplice, ma capace di generare un collegamento tra l’individuo e il brand attraverso il linguaggio universale della scrittura.
Il design come strumento per esplorare il “dove”
Il nome BlaWhere gioca sul doppio senso del termine “dove”, inteso non solo come luogo fisico, ma come spazio mentale, momento di passaggio, o condizione da cui partire per guardare avanti. I lacci – elemento tipico del mondo footwear – diventano metafora del percorso personale, tracciando un itinerario che parla di movimento, scelte e connessioni.
La visione di Matteo Cibic si traduce così in un’opera che invita alla consapevolezza e alla partecipazione, senza rinunciare a leggerezza e poesia.
credit image by Press Office – photo by Blauer