Missoni campagna autunno inverno 2021Missoni entra in una nuova era e la campagna autunno inverno 2021 2022 riassume la sua filosofia e la sua visione della vita. Il payoff scelto del noto brand di moda italiano si caratterizza per una doppia natura: se da un lato, infatti, affonda le radici nella tradizione, dall’altro vuole affermare una nuova visione e una nuova idea di lifestyle.

Il colore è, infatti, da sempre l’elemento distintivo di Missoni, il pilastro sul quale i fondatori, Ottavio e Rosita, hanno costruito l’identità del marchio, “un’eredità da cogliere e da tradurre”, queste le parole del CEO Livio Proli, in un linguaggio creativo che funga da chiave di ingresso nella contemporaneità. L’invito è quello di tornare a cogliere la bellezza delle sfumature e delle differenze in un mondo sempre più diviso e negativo, a rispondere con positività, entusiasmo e ottimismo a chi vede solo bianco o solo nero.

Il punto di partenza di questo percorso all’insegna dell’innovazione è la campagna autunno inverno 2021. I pillars sui quali è stata costruita sono tre: ambientazione urbana, autenticità e una leggera ironia. La città è, infatti, assoluta protagonista degli scatti: i palazzi, i grattacieli, gli skyline non sono dei semplici background ma interagiscono e dialogano con gli abiti della collezione in un continuo gioco di richiami cromatici. Inoltre, il trattamento del logo Missoni punta ad ottenere un’ideale fusione con i tessuti e l’ambiente circostante.

La stessa ricerca di armonia e spontaneità ha guidato anche la scelta dei fotografi: Sofia Sanchez e Mauro Mongiello, capaci di unire a un uso sapiente del colore e della luce l’abilità di cogliere momenti di verità e leggerezza nella vita di tutti i giorni. Il loro stile, equilibrato e allo stesso tempo pieno di energia, si adatta perfettamente a un concept che vuole esprimere positività e joie de vivre.

Questo legame con la quotidianità si riflette anche nell’autenticità. Nella voglia di superare la staticità tipica degli scatti di moda a favore di una maggiore espressività e di una naturalezza spesso affidata all’interazione tra i modelli. Nella scelta di Birgit Kos, Mao Xiaoxing, Arthur K., Mathilde Henning, Hannah Ferguson, Arthur Gosse e Hoseok Yun, oltre al canone estetico, ha avuto un ruolo importante la loro capacità di interpretazione e immedesimazione.

Il sorriso diventa, quindi, la vera chiave di lettura sia quando appare sui volti dei protagonisti e delle protagoniste della campagna sia quando il tentativo è strapparne uno a chi osserva, grazie all’utilizzo dei props. La loro presenza, non invadente, è determinante per portare quell’attenzione ai dettagli e quella creatività che aggiungono un tocco ironico e un’intrigante simpatia ai soggetti.