Moschino Donna primavera estate 2024 – Per celebrare il 40° anniversario di Moschino“40 years of love” — è stato chiesto a quattro amiche della Maison di creare una collezione ispirata ai modelli iconici di Franco Moschino dal 1983 al 1993. Guardando avanti, non indietro: nell’unico modo che contava, per Franco.

Moschino Donna primavera estate 2024: il video del fashion show

Quattro celebri stylist, quattro donne straordinarie, quattro atti della stessa pièce teatrale composta da Carlyne Cerf de Dudzeele, Gabriella Karefa-Johnson, Lucia Liu e Katie Grand. Queste differenti visioni prodotte dal variegato background artistico e generazionale di ciascuna creatrice condividono un obiettivo comune: mostrare come quattro punti di vista separati articolino simultaneamente la varietà dell’ispirazione di Franco Moschino e il filo conduttore della sua filosofia.

Franco odiava appassionatamente le retrospettive (le paragonava ai funerali) e si concentrava solo sul futuro. L’eredità di Franco nella moda, quarant’anni dopo la fondazione del suo marchio e ventinove anni dopo la sua prematura scomparsa, è ovunque. La sua influenza è qui, ora. Il suo atteggiamento, i suoi valori, il suo insistere sulla necessità che le donne mantenessero le loro assolute libertà, il loro libero arbitrio, nel modellare il proprio aspetto per evitare di diventare vittime di un sistema che lo preoccupava profondamente.

Atto Primo: Carlyne Cerf de Dudzeele

Carlyne Cerf de Dudzeele ha reimmaginato i capi classici più amati da Franco riproponendoli per i giorni nostri. Ha disegnato un ritratto chic, fresco, sobrio ma allo stesso tempo giocoso delle sue affinità con il lavoro di Franco Moschino. Qui Carlyne prende una famosa lista di  capi essenziali del guardaroba compilata da Franco all’inizio della sua carriera e la rielabora aggiungendo la sua inimitabile cifra stilistica — Cerf Style! – componendo attentamente variazioni visive e dando una risposta sorprendente alla domanda “cos’è un classico oggi, al giorno d’oggi?”.

Atto Secondo: Gabriella Karefa-Johnson

“Ho fatto molto affidamento sull’idea di ricreare e cambiare gli stili delle sfilate dei primi anni ’90 per aggiornare la silhouette, ma volevo comunque che quell’energia restasse intatta in tutta la sua forza. Chiamiamola NOWstalgia!”.

Gabriella Karefa-Johnson, che ammette di aver conosciuto il lavoro di Franco tramite Internet e i social media, ha reimmaginato — come atto di amore e ammirazione — i tipici cappelli da cowboy, gli orecchini oversize e gli abiti all’uncinetto di Franco con il suo occhio straordinario ed eccentrico per le texture, aggiungendo un nuovo spin, una nuova sensibilità — facendo sua la moda, come ci ha insegnato il fondatore della Maison.

Atto Terzo: Lucia Liu

Lucia Liu ha trovato nel lavoro di Franco le correnti di romanticismo e femminilità che spesso passano inosservate. Ha lavorato sulla stratificazione, mescolando le carte dei capisaldi di Moschino creando nuovi motivi: un approccio concettuale che lui avrebbe trovato estremamente interessante. Puro ed etereo, contornato da una sartorialità audace e sicura. La t-shirt “Protect me from the Fashion
System” di Franco era saldamente incollata al moodboard di Lucia Liu.

Atto Quarto: Katie Grand

Katie Grand ha esplorato l’essenza del lavoro di Franco Moschino, applicando le sue idee al presente. Franco Moschino stava lavorando in un momento storico particolare, reagendo a quello che vedeva intorno a sé. Katie Grand reagisce al suo contemporaneo. I vestiti di Franco non erano progettati per essere indossati standosene in un angolino. Onorando la sua filosofia — unire il buon gusto all’allegria — i suoi principi guida sono stati il punto di partenza.

“L’uso che faceva degli slogan era profondamente attraente e l’idea di crearne uno nuovo e chiamarlo Loud Luxury mi è venuta subito. Mi sembrava attuale.”

Viviamo circondati da una cacofonia, un luogo in cui tutti combattono per farsi sentire su molte piattaforme in ogni momento. È possibile esplorare l’idea di lusso attraverso un megafono? Il buon gusto può resistere a tutto questo rumore? L’eleganza del fisico è stata aggiunta ai suoi nuovi design attraverso capi modellati su ballerini d’elite, coreografati da uno degli esponenti preferiti di Katie Grand nell’universo delle arti contemporanee, Wayne McGregor, Direttore Artistico di Studio Wayne McGregor e Resident Choreographer del Royal Ballet di Londra.

“Le sfilate di Franco erano sempre concettuali”, dice Grand. “Questo era il fascino intrinseco che esercitavano su di me. Quindi ho voluto che anche la mia parte dello show fosse concettuale. In tutta quella confusione, tutti hanno qualcosa da dire — spesso ce lo dimentichiamo”.

Laura Marzadori, primo violino del Teatro alla Scala, ha suonato al violino il capolavoro cantato da Gloria Gaynor e amatissimo da Franco: “I Am What I Am”, in omaggio al finale della sfilata Moschino autunno inverno 1986.

Franco amava le magliette con slogan anticonformisti: sono un elemento centrale della sua filosofia. Il suo impegno nella beneficenza, in particolare per la sensibilizzazione sull’Hiv/Aids, è stato dominante attraverso la sua vita professionale: ecco perché Moschino collabora con The Elton John Aids Foundation per una t-shirt in edizione limitata See-Now, Buy-Now dedicata al 40 anniversario della Maison. Lo slogan recita: Borrow Me- Wear Me- Hug Me – % Me.

« di 47 »