Mostra Alcantara Palazzo Reale Milano: Out of the Blue, il viaggio nella calligrafia
Mostra Alcantara Palazzo Reale Milano: si chiama Out of the Blue, Viaggio nella Calligrafia, la mostra appositamente concepita per l’Appartamento dei Principi, aperta al pubblico gratuitamente fino a domenica 11 ottobre 2020.
La mostra, a cura di Dagmar Carnevale Lavezzoli e Katie Hill, partecipa alla Art Week 2020 e conferma il costante interesse di Alcantara per la creatività contemporanea più avanzata: Out of the Blue segna infatti una nuova fase in un ciclo di mostre che dal 2015 esplora le qualità di Alcantara come materiale per l’arte e il design, trasformando gli spazi di Palazzo Reale di Milano in porte d’accesso a proposte espositive inusitate per contenuti e modalità di fruizione.
Mostra Alcantara Palazzo Reale Milano: il making of
In Out of the Blue sei affermati artisti cinesi – Qin Feng, Qu Lei Lei, Sun Xun, Mao Lizi, Zhang Chun Hong, Wang Huangsheng – combinando la millenaria tradizione del loro passato con le tecnologie più moderne, si sono lasciati ispirare dalla specificità di un unico medium e hanno approfondito Alcantara in ogni sua declinazione e potenzialità attraverso opere che offrono una trasversalità di letture spaziando dalla classicità al contemporaneo.
Utilizzando Alcantara come comune denominatore, gli artisti esplorano la versatilità di questo medium d’avanguardia per creare opere impregnate di memoria personale e memoria collettiva. Integrando pratiche antiche con un materiale del futuro, la millenaria eredità culturale cinese acquisisce nuove potenzialità espressive.
La calligrafia è una delle più elevate forme artistiche della cultura cinese. Dopo la riproducibilità tecnica e l’avvento
dell’era digitale, quest’antica disciplina si presenta ancora come veicolo di conoscenza, portavoce di questioni della scena attuale, e connette un antico passato a una ricerca filosofica contemporanea.
Riconosciuta dall’Unesco come patrimonio dell’umanità, la calligrafia cinese, più di ogni altro tipo di scrittura e “alfabeto”, è da sempre apprezzata per la sua valenza estetica e artistica: ogni segno appare come dettato da un agile e tenue volo, contenendo in sé il fluire della vita conferito proprio dall’istintualità del gesto e dalla sua natura pittografica, poiché ogni carattere è una rappresentazione diretta di qualcosa e di ciò che vuole significare.
Alla portata estetica si unisce la grande spiritualità della “non azione” Wu Wei, legge dell’agire senza agire, senza forzare le cose ma permettendone un naturale e spontaneo corso, fluire, divenire. Da qui la connessione al Tao, o meglio al Dao, “la via”, il principio indifferenziato che dà origine al cosmo.
L’Appartamento dei Principi a Palazzo Reale viene trasformato in intriganti esperienze in cui installazioni create site-specific rispondono all’estetica delle sale tramite affinità e contrasti visuali. Spaziando da proiezioni digitali a foreste di inchiostro su rotoli, gli artisti si ispirano alla pratica calligrafica per interrogarsi sulla natura della relazione che intercorre fra l’uomo e il mondo che lo circonda attraverso nozioni Taoiste di temporalità, forza vitale e partecipazione.
Mostra Alcantara Palazzo Reale Milano: il percorso espositivo
Entrando nella prima sala, lo spettatore si inoltra in un’immersiva foresta di ideogrammi i cui tratti calligrafici si svolgono fluidamente lungo rotoli verticali. Qu Lei Lei elabora e re-interpreta l’idea di questa antica arte della calligrafia come una molteplicità di forme evocanti la proliferazione e la frammentazione delle informazioni che ci circondano nella vita
attuale.
Zhang Chun Hong presenta, nella seconda sala, un’ibridazione che coniuga sapientemente elementi umani con
elementi della natura. Avvalendosi del suo leitmotiv di capelli fluenti dipinti finemente in ciocche sottili secondo lo stile
Gongbi, l’artista esprime il concetto di forza vitale attraverso un’opera scultorea in cui natura, corpo e calligrafia diventano un’entità inscindibile. I capelli lunghi di giovane donna sono associati a forza vitale, energia sessuale, crescita e bellezza e, proprio come un ritratto, possono esprimere sentimenti ed emozioni personali. Il lavoro dell’artista è influenzato dalla cultura tradizionale cinese, compresa la sua presentazione come dipinti pergamene, che accentua la lunghezza e il flusso dei capelli. L’immagine è imponente e surreale con un effetto tridimensionale.
L’opera di Qin Feng, realizzata attraverso una tecnica similare al dripping, fatta di schizzi, tracce, getti, sfrutta l’immediatezza dell’azione non presentando un’idea in divenire, bensì immediate forme dell’idea stessa. Non vi è alcuna distanza tra il pensiero e il gesto primigenio; la spontaneità del movimento calligrafico sprigiona un’energia primordiale, esprimendosi nel principio filosofico Taoista del Wu Wei “agire nel non agire”. Il suo uso del tè, che rappresenta l’Oriente, e del caffè, l’Occidente, sullo sfondo dei suoi dipinti a inchiostro, allude alle diversità culturali e al tentativo di unirle.
Nei paraventi di Mao Lizi spruzzi di colori spiccano vivaci su pannelli, generando un forte ritmo visuale dalla forma a zig-zag. Secondo la filosofia Taoista, la storia non procede in modo lineare, non è un vettore, bensì si sviluppa secondo il concetto di sincronicità. Alla linea orizzontale del pensiero sul tempo, l’artista ragiona seguendo una linea verticale, pensando fenomeni che coesistono contemporaneamente.
Nell’installazione digitale di Wang Huangsheng, lo sguardo si volge verso l’alto in un continuo movimento di luminosità e ideogrammi, evocando barlumi di pensieri fugaci e riflessi che scorrono in forma ipnotica. L’attivazione di luci e ombre insieme ai rotoli dipinti con linee dense, creano un’esperienza visuale immersiva conducendo il pubblico a interagire spontaneamente con l’opera, disorientando lo sguardo e rifocalizzandolo attraverso riflessi in moto continuo. Le linee gestuali e la pratica calligrafica sono fondamento e necessario punto di incontro, condensate in opere che funzionano come poesie scritte e rappresentazioni astratte della realtà.
Nell’opera della sala finale, una video proiezione immersiva e un lungo rotolo dipinto, Sun Xun si inspira al ritmo dell’antica pratica calligrafica per creare delle animazioni contemporanee intrise di elementi simbolici. Evocando l’incontro tra cultura occidentale e cultura orientale, tra dimensione terrena e ultraterrena, le linee nere calligrafiche prendono vita intrecciandosi a visioni oniriche.
Un mondo surreale con creature mitologiche e paesaggi misteriosi si schiude davanti allo spettatore che ne diviene parte. L’artista analizza questioni relative alla cultura, alla memoria, alla politica e al suo scetticismo sulla storia ufficiale esplorando i concetti di passato contro presente, spesso scegliendo di usare come protagonisti animali e insetti, anziché persone.
Out of the Blue trasporta lo spettatore in un viaggio nella calligrafia attraverso Alcantara, medium ottimale per la creazione di innovative ibridazioni d’arte. Coniugando antiche tradizioni orientali con sperimentazioni artistiche del ventunesimo secolo, ciascuna sala offre interpretazioni eterogenee della Cina contemporanea, evocando un passato
distante, un futuro ignoto e la rilevanza di entrambi nella freschezza del momento presente.