Onitsuka Tiger autunno inverno 2022: la moda giapponese degli Eighties, tutti i look
Onitsuka Tiger autunno inverno 2022 è la celebrazione del nero. Un omaggio alla fashion revolution della purezza e del rigore che negli anni Ottanta, periodo di massima opulenza visiva, aveva sconvolto la moda occidentale arrivando dal Giappone. Uno stile essenziale ha riscritto per sempre i codici estetici ragionando su silhouette, monocromia e dettagli.
Onitsuka Tiger autunno inverno 2022: il fashion show
Andrea Pompilio, direttore creativo di Onitsuka Tiger, dopo averci fatto volare a Tokyo per scoprirne i diversi volti della città con un viaggio virtuale, ritorna ora in Occidente celebrando la moda giapponese degli Eighties. Per noi dirompente, lì era parte del quotidiano.
Le gang giovanili con abiti neri, sovrapposizioni e volumi inaspettati erano lo specchio della scena culturale underground di quel periodo e che Pompilio riporta nella collezione autunno inverno 2022 2023. La vestizione rituale del kimono, fatta di strati e materiali differenti, il Wabi-Sabi, filosofia per cui l’imperfezione e la transitorietà delle cose sublima in bellezza unica, le Sukeban, bande femminili nate nei Settanta e che pescavano nel guardaroba maschile mixandolo alla classica divisa scolastica, i punk boys in pelle black che richiamavano la Londra di quel tempo, l’estetica dei Ninja, che si annullavano con il colore nero, hanno creato una miscela esplosiva che approdata in Occidente è stata detonante.
La collezione cita quell’epoca con un take contemporaneo e active. Il layering tipico del costume giapponese è il fulcro per disegnare una figura che rende la collezione genderless: è il modo in cui i capi vengono portati che definisce lo stile, niente è precostituito.
Le t-shirt sono ultra-oversize di cotone pesante e diventano anche caftani con ricami grafici come fossero i segni di riconoscimento di gang metropolitane. L’unico altro decoro sono le stampe di fiamme e fiori sulle estremità degli abiti. Wrap dresses di ciniglia, un omaggio alle Sukajan jacket, oppure i vestitini di cotone con coulisse in vita, che sono un po’ da gothic lolita e un po’ da moderna rockstar.
Le stratificazioni si aggiungono: giacche di nylon, di tessuto teddy rasato o pile, maxi bermuda negli stessi materiali, mezze gonne a pieghe, gilet multitasche e in testa dei balaclava. Ai piedi anfibi punk sia di pelle, con suola piatta e ginnica, sia bulky e di nylon leggermente imbottito con suola platform.
Gli occhiali sono realizzati da Kaneko, storica azienda giapponese fondata nel 1958 e che è ormai rinomata a livello mondiale per la sua capacità artigianale di produrre montature da sole e da vista che diventano instant classic.