Sulle passerelle di Milano Moda Uomo ha sfilato la collezione primavera estate 2019 di Pal Zileri, che racconta la vanità, intesa come carattere che in natura distingue da sempre il maschio. Su questo tema Rocco Iannone, creative director di Pal Zileri, ha costruito una galleria di ritratti maschili visti attraverso il filtro delle virtù che guidano l’essere e l’apparire.

La vanità, così profondamente radicata nel narcisismo e nel culto della personalità contemporanei, è un vizio che nasce dalla distorsione di una nobile virtù: la consapevolezza dell’autodeterminazione, portata all’estremo dell’ossessione cieca per se stessi.

La collezione è un un invito a semplificare e ridimensionare, costruito pensando alla piramide di un profumo, così legato alla vanità, e al laboratorio in cui la si crea. L’olfattorio è un luogo saturo di stimoli nel quale le materie prime splendono con forza e vigore per poi sommarsi e avvicendarsi dando vita a nuove sensazioni. La collezione segue lo stesso percorso.

È un movimento orchestrato di superfici, trame, motivi e materie. Somma la lucentezza della seta alla porosità del lino, i disegni floreali ai madras prodotti da disegni originali dell’Ottocento. Racconta una evoluzione cromatica che parte dai toni caldi della terra e delle spezie per espandersi in una escalation di verdi e azzurri come riflessi della vegetazione sull’acqua.

Le silhouette morbide sono accentuate dagli accessori, in una logica di continua composizione e ricomposizione. Il clash di elementi disegna una stratificazione che privilegia il melting pot come unità di misura. Il tutto, disciplinato dalla sintesi e chiarezza, senza rinunciare alla forza cangiante della molteplicità. Come in un profumo, nel quale la nota dominante siede su una armonia di innumerevoli ingredienti.