Palomba Serafini mostra Ipertesto: un percorso di oggetti d’arredamento in edizione unica
Palomba Serafini mostra Ipertesto – La galleria d’arte Tommaso Calabro di Milano ospita, fino al 21 dicembre 2019, gli architetti Ludovica e Roberto Palomba con la mostra IPERTESTO, un’esposizione che celebra i venticinque anni di attività dello studio Palomba Serafini Associati con un percorso di oggetti d’arredamento in edizione unica realizzati per l’occasione con la collaborazione di aziende leader del design italiano e internazionale – CC-tapis, Ferri1956, Fiam, Foscarini, Giorgetti, Glebanite, Horm, Kartell, Lorenzon Project, Poltrona Frau, Vesta, Zanat, Zanotta – e autoproduzioni dello studio.
Da ormai 25 anni Ludovica e Roberto Palomba trasferiscono il concetto di ipertesto dal mondo dell’informatica a quello del design. La modalità progettuale di Ludovica Serafini e Roberto Palomba utilizza l’ipertestualità come possibilità per l’oggetto di design di vivere nella più libera trasversalità, risultato e origine di infinite connessioni.
Ogni creazione è frutto di una ricerca coerentemente ipertestuale che si sviluppa a partire da un’interazione di pensieri, ispirazioni e intuizioni interconnesse. Al di fuori di qualsiasi approccio lineare di sapore novecentesco e contro ogni stilismo estetico e formale, gli architetti restituiscono al progetto il senso della scoperta.
I circa 25 oggetti esposti in tutte le sale della galleria d’arte Tommaso Calabro sono frammenti di uno stesso viaggio attraverso i linguaggi più diversi, dalla ricerca organica a quella geometrica, dall’ordine al disordine, densi di significati personali che off rono la possibilità a ciascuno di costruire un percorso attraverso la propria sensibilità.
Questi oggetti sono moltitudini di identità formali e materiche accomunate dal loro operare su molteplici livelli in modo, per l’appunto, ipertestuale. Alle imprevedibili possibilità di lettura proposte dalle creazioni di Ludovica Serafini e Roberto Palomba se ne aggiungono di ulteriori, offerte dalla presenza in ogni stanza di opere d’arte del secondo Novecento selezionate dalla galleria, che dialogano tra i mondi della creatività.
Ogni avventura creativa, quando comincia, è di esito incerto. Alineare, atemporale, libero dalla necessità di corrispondere alla coerenza di una firma stilistica, essa prende forma in uno spazio più misterioso e con un esito così imprevedibile da concedersi alla serendipity: Ludovica + Roberto Palomba si offrono l’opportunità e l’ironia di cercare una cosa per poi finire a trovarne un’altra, apparentemente inaspettata, eppure conseguenza del metodo: perché il presupposto che un tavolo, una lampada, un divano non devono inscriversi in uno sviluppo ma possono vivere di senso autonomo rende possibili, plausibili tutti i risultati, e coinvolge nel processo creativo il Caso, un grande alleato che bisogna poi saper governare.