Pitti Uomo Gennaio 2020 Fabi Shoes: le nuove sneakers 55 ed Emil
Pitti Uomo Gennaio 2020 Fabi Shoes – Con Pitti Uomo 97, Fabi Shoes entra nel suo 55esimo anno di vita, e lo fa addentrandosi nel mondo delle sneakers di volume anche per lui con la presentazione e il lancio della 55.
Una scarpa sportiva in vitello pregiato con inserti in neoprene, costruita su un fondo “XL Extralight”, perfetto connubio tra origini e quel nuovo formale che il Brand Manager Emanuele Fabi sta esplorando da tempo.
Silhouette elegantissima e battistrada grintoso sono gli elementi caratterizzanti anche della nuova running “Emil”, in vitello tamponato a mano e maxilogo laserato sulla tomaia che poggia su un robusto fondo dentellato.
Cervi e cervi rovesciati coloratissimi per il nuovo fondo a cassetta con inserti in pelle sul tallone, proposto in una versione “super low” ma anche nel polacchino. C’è anche la versione con i ganci, che strizza l’occhio all’urban trekking.
Il “nuovo elegante” di Fabi ha codici stilistici che coniugano tradizione e innovazione, è pensato per un gentleman contemporaneo sempre in viaggio, mosso dalla curiosità e dalla voglia di scoprire un nuovo linguaggio: per farlo,
serve sicurezza e così aumentano i volumi in tante scarpe reinterpretate con animo sportivo e declinate nei toni accesi del rosso, del giallo, del verde e del blu: Chelsea, Desert, Derby sventolano a Firenze la bandiera di un’Azienda che a 55 anni si sente sempre giovane e propositiva.
L’anno di nascita dell’azienda risale al 1965 e il primo campionario consisteva in 12 modelli tubolari, cuciti a mano. I campioni erano stati tagliati da Elisio Fabi, orlati dalla sua fidanzata di allora, che sarebbe diventata poi a breve sua moglie, Gina Di Luca, il montaggio era stato fatto da suo cognato, Gino Alidori, mentre suo fratello Enrico e la moglie Vilia li avevano cuciti a mano.
Quei primi campioni erano stati fatti nella sala da pranzo della madre, per la produzione la famiglia si organizzò al pian terreno, che era ancora da ultimare. Elisio Fabi aveva 22 anni all’epoca ed Enrico ne aveva 31. Tutto ebbe inizio da lì, da quella casa, da quell’anno… correvano i fantastici anni ’60, gli anni della loro gioventù.