Povere Creature: la splendida favola dark di Yorgos Lanthimos con Emma Stone, la recensione
Povere Creature recensione – Il filmmaker Yorgos Lanthimos e la star e produttrice Emma Stone raccontano la fantastica evoluzione di Bella Baxter (Emma Stone), una giovane donna che viene riportata in vita a un passo dalla morte da un brillante e poco ortodosso scienziato, il Dr. Godwin Baxter (Willem Dafoe).
Povere Creature recensione: il trailer ufficiale
Basato sul romanzo di Alasdair Gray, il film è la storia sulla libertà di una donna nella società ed è al tempo stesso, acuto, dark, divertente e sorprendente. È il racconto di formazione di Bella ed è ambientato in una versione distopica con l’idea di un Grand Tour. Bella, dopo essere stata intrappolata in casa, si reca a Lisbona in un viaggio romantico con il suo amante. Sulla nave, è accompagnata da un costante desiderio di fuga. Poi trascorre la sua gioventù ad Alessandria, dove si rende conto che il mondo è pieno di problemi. Parigi è il luogo in cui esplora la sua sessualità, cercando di superare tutti i limiti prima di tornare a casa.
Yorgos Lanthimos realizza qui la propria versione della storia di Frankenstein, ribaltandola e trasformando il “mostro” in una donna bellissima e molto perspicace, e i suoi interessi amorosi in potenziali mostri. Il film sfrutta così diverse mitologie e vari tropi narrativi, mescolandoli tra loro per creare un cocktail incredibilmente originale e inebriante.
Parlando del suo ruolo di Bella Baxter, Emma Stone ha raccontato: “Ero elettrizzata e spaventata per tutte le giuste ragioni. Bella non ha alcuna vergogna o trauma: non ha nemmeno un passato. Non è stata allevata da una società che pone questi limiti alle donne. Questo può essere incredibilmente liberatorio, ed è impossibile svolgere delle ricerche per un ruolo del genere. Bella è influenzata dagli uomini che incontra, dalle donne che incontra, dall’ambiente in cui si trova, da ciò che mangia. È come una spugna”.
Un elemento incredibilmente importante della storia di Bella è la sua sessualità. Al suo personaggio, non è mai stato detto che è sbagliato amare il sesso o che ci sia qualcosa di male nel fare ciò che vuole in qualsiasi momento. È così piena di vita che ogni parte dell’esperienza umana è intrigante per lei. La paura che circonda l’esplorazione della sessualità femminile è stata una delle ragioni principali che hanno spinto Stone a voler interpretare Bella.
La rappresentazione della sessualità femminile offerta dal personaggio di Bella è in linea quindi con il panorama odierno, è in grado di esplorare il sesso senza provare sensi di colpa, e questo la rende un’eroina moderna. Questa storia parla di cosa significhi essere una donna coraggiosa e libera e dell’accettazione di sé stessi. E liberandosi dalle costrizioni sociali, si ritorna al senso della meraviglia nello scoprire il mondo, tipico dell’infanzia.
Accanto ai temi della sessualità e delle costrizioni sociali, il film esplora il bisogno dei personaggi maschili di controllare Bella e il film è anche una feroce satira sugli uomini. Povere Creature esplora in profondità il modo in cui gli uomini vedono le donne, la pressione a cui le sottopongono e la loro convinzione che le donne siano lì per servirli.
Bella quindi non è soltanto la protagonista ma funge anche da contraltare ai personaggi maschili. È la sua abilità di restare fedele alla propria umanità e utilizzare le proprie esperienze per trovare uno scopo a renderla così degna di ammirazione. Il suo entusiasmo per la vita rappresenta la curiosità degli esseri umani e la loro brama di vivere nuove esperienze.
Come racconta Willem Dafoe, che interpreta il Dr. Baxter, il creatore di Bella: “È la storia dello sviluppo e della liberazione di una donna che cresce in una società maschile molto repressiva. La comicità del film proviene principalmente da questo: i suoi rapporti con i personaggi maschili sono molto schietti e mostrano chiaramente la paura che gli uomini nutrono nei confronti delle donne.”
Lo speciale costumi & make-up
La hair, make-up and prosthetics designer candidata all’Academy Award Nadia Stacey (La favorita) sapeva che molti dei personaggi del film avrebbero dovuto avere un aspetto a dir poco eccentrico. Per Bella, Stacey si è basata sull’idea che il personaggio fosse la più grande femminista della sua epoca.
Leggendo alcuni libri sulle donne dell’età vittoriana, si è resa conto che la cosa più importante erano le regole da seguire. Bella non ha nessun freno e questo la rende un personaggio fantastico da guardare, l’esempio perfetto di cosa significasse andare contro le aspettative nell’Inghilterra vittoriana. All’epoca, gli uomini erano attratti da donne con i capelli lunghi, che erano considerati più femminili. Tuttavia, le donne potevano portare i capelli sciolti soltanto a casa. Stacey ha deciso che Bella non avrebbe mai avuto i capelli legati ,soprattutto a Lisbona, dove fa tutto ciò che vuole.
Lanthimos non è mai stato un fan del makeup, nemmeno per coprire brufoli o occhiaie, e tende a utilizzarlo soltanto per scopi specifici. Stacey ha trovato questo scopo quando è arrivato il momento di ideare il look del bordello parigino e di Madame Swiney.
“Sembra grottesco, ma volevo che il make-up delle persone che lavoravano al bordello ricordasse le ferite sulla pelle, perché il bordello stesso è ideato per somigliare alle pieghe della pelle, con tonalità rosa e viola. Tutti i costumi realizzati da Holly sembravano fatti di pelle umana”.
Secondo Stacey, il look sfoggiato da Kathryn Hunter nel ruolo di Swiney era il più riuscito, ed è stato anche il più complesso da realizzare. Dopo aver visto il costume di Swiney e il modo in cui il personaggio sarebbe stato coperto, con i suoi capelli raccolti in un turbante, Stacey ha inviato a Lanthimos la fotografia di riferimento di una donna vittoriana ricoperta di tatuaggi, proponendo che, in una scena, Swiney avrebbe potuto spogliarsi e mostrarsi piena di tatuaggi dalla testa ai piedi.
Lanthimos ha subito accettato la proposta e Stacey ha iniziato a disegnare individualmente più di un centinaio di tatuaggi. Hunter credeva che l’idea fosse folle e meravigliosa al tempo stesso e ha apprezzato moltissimo i suoi tatuaggi temporanei, ammettendo che la sua pelle sembrava quasi noiosa dopo averli rimossi.
Per il personaggio di Baxter, Stacey si è ispirata principalmente ai dipinti di Francis Bacon: tuttavia, creare un look simile con il make-up prostetico è stata una sfida molto interessante.
La costumista Holly Waddington ha lavorato molto sull’idea di una persona nuova e priva di norme sociali che sperimenta il mondo per la prima volta. Man mano che Bella inizia a svilupparsi e ad avventurarsi nella società, i suoi costumi rispecchiano il suo risveglio sociale e sessuale.
“La tavolozza cromatica e i colori che Holly ha utilizzato sono frutto di riflessioni molto profonde, e sono ispirati a ciò che Bella sta affrontando e al modo in cui si sta evolvendo”, spiega Emma Stone. Bella porta un corsetto soltanto nella scena in cui torna da Alfie Blessington e indossa un vestito risalente alla sua vita precedente come Victoria Blessington.
All’inizio del film, Bella è prigioniera in casa e indossa camicette dall’aspetto molto vittoriano, ma mai un abito completo. A Waddington piaceva l’idea che, come molti bambini, Bella fosse completamente vestita al mattino ma perdesse la maggior parte dei suoi abiti entro l’ora di pranzo.
Gli occhi di Bella scoprono per la prima volta la parte mostruosa della società quando Henry la porta ad Alessandria e lei vede i poveri abitanti dei bassifondi. Per questo costume, Waddington ha vestito Bella con il suo completo più formale, mentre molti dei passeggeri della nave indossano immacolati abiti bianchi e color crema. Questo è l’unico momento in cui vediamo Bella nei panni di una rappresentante della sua classe sociale e di una donna dell’alta società.
Quando è arrivato il momento di ideare i costumi per il bordello di Parigi, Waddington aveva un’idea molto precisa dell’aspetto che voleva evitare. “Le immagini proposte dai drammi in costume sono sempre molto coerenti. Se siete cresciuti in Inghilterra guardando i programmi trasmessi dalla BBC la domenica sera, avrete visto molte donne dei bordelli del XVIII e del XIX secolo”, spiega Waddington. “È un look grandioso, ma volevamo fare qualcosa di leggermente diverso”.
Per la realizzazione di questi costumi unici, Waddington è molto grata a Emma Stone, che era sempre pronta a sperimentare i suoi folli design. Il vestito da sposa di Bella è divenuto uno dei costumi preferiti di Stone tra quelli che l’attrice ha indossato nel corso ditutta la sua carriera.
“Mi sono quasi messa piangere quando l’ho indossato”, ricorda Emma Stone. “Era splendido. Velato e delicato, ma anche incredibilmente forte. Ricorda un po’ il modo in cui vedo la natura del sesso, ossia come una mescolanza di vulnerabilità e sicurezza: il vestito simboleggia questo per me. Vedo questo abito come una dichiarazione estremamente significativa”.
Da vedere perchè
E’ il film che racchiude in sè tutta l’oscurità e la luce della vita… è un po’ come vedere un racconto del mistero, pieno di elementi fiabeschi e dark.
Il lungometraggio interpretato da Emma Stone, Mark Ruffalo, Willem Dafoe, Ramy Youssef, Christopher Abbott, Jerrod Carmichael, Hanna Schygulla, Kathryn Hunter e Margaret Qualley, presentato in concorso all’80 Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, esce nei cinema italiani il prossimo 25 Gennaio 2024.
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