Raxxy autunno inverno 2023 2024: i capi scultorei che uniscono cultura cinese e design futuristico
Raxxy autunno inverno 2023 2024 – Raxxy, brand fondato congiuntamente a Shanghai e Milano nel 2020 e specializzato nel piumino di lusso, si ispira alla parola cinese Hán, che significa inverno freddo. Protagonista assoluto della collezione autunno inverno 2023 2024 andata in scena a Milano, il piumino in tutte le sue declinazioni.
Raxxy autunno inverno 2023 2024: il backstage & il fashion show
Sotto i riflettori romantici, colorati e divertenti piumini, realizzati artigianalmente attraverso sofisticate innovazioni tecnologiche. In Raxxy infatti convivono la cultura tradizionale cinese e la moderna tecnologia di design della moda. I concetti sperimentazione, esplorazione e inclusività. Il piumino diventa tessuto convenzionale e viene lavorato, decostruito e diviene base di ogni capo.
La collezione è frutto storia della storia unica e singolare del designer William Shen: laureato in matematica, si è distinto per il suo talento in tutte le competizioni matematiche a cui ha partecipato sin dall’infanzia, ed è stato vincitore alle Olimpiadi Nazionali, ma al contempo ha dimostrato interesse per la moda fin da bambino. Grazie alla sua passione per la matematica, ha sviluppato spiccate capacità tecniche ed artistiche, e ha combinato il pensiero del designer di moda alla logica matematica.
Partendo da tecniche radicate nella cultura tradizionale cinese ha creato attraverso un processo tecnologico d’avanguardia piumini dal design unico, con una tecnologia utilizzata diversa dai brand di piumini tradizionali, aggiudicandosi così grazie allo studio e alla progettazione importanti brevetti nazionali e internazionali. Così, il brand mette in scena un’interessante innovazione artistica: la tradizionale espressione della struttura in 2D viene invece realizzata in 3D.
Gli abiti diventano così vere e proprie sculture, di evidenza materica: i dettagli sono scolpiti strato per strato. Unisce Oriente ed Occidente: attraverso i modelli e le tecniche della cultura tradizionale cinese, come i modelli di bambù e di tessitura Jiangnan, le armature, i modelli di lanterne e di monete di rame, vengono create forme uniche.
Partito dalla teoria geometrica dei frattali, con figure geometriche che si ripetono all’infinito nella loro totalità e in tutti i loro dettagli, lo stilista ha creato capispalla, coat, mantelle over, gonne, pantaloni, maglioni anche a collo alto, felpe, gilet, bermuda e shorts con dettagliati intagli, dove il tessuto e il piumino si combinano formando un morbido oggetto 3D, dall’aspetto scultoreo.
Una visione futurista e genderless: le silhouette dei capi della collezione sono in simbiosi con il corpo. Così i look diventano un’armonica architettura geometrica, dove le curve femminili vengono vestite con delle forme prese dallo stile unisex. La palette di colori, oltre al bianco e nero, privilegia le tonalità più chiare e fredde, ispirandosi alle opere di Morandi.
Così, la superficie fredda contrasta con il tocco morbido del piumino, per un dna fatto di strutture a blocchi scultorei, in contrasto con la superficie liscia della moda tradizionale. Non mancano i capi più femminili, come il top bustier che lascia le spalle nude e gli shorts, oltre al maxi dress dalle infinite lunghezze.
credit image & video by Nicolò Ruatta