Con Ricomincio da Taaac, il Milanese Imbruttito torna sul grande schermo tre anni dopo il successo di Mollo tutto e apro un chiringuito. In questo sequel, il protagonista si trova a fare i conti con la vendita della sua azienda a una multinazionale americana, che lo porterà a perdere tutto: lavoro, casa e certezze. Il film si sviluppa in una Milano che fa da sfondo a una commedia esilarante, toccando però temi attuali come l’inclusività, la precarietà lavorativa e l’impatto ambientale.

Ricomincio da Taaac: il trailer ufficiale

Arriva nelle sale cinematografiche Ricomincio da Taaac, il tanto atteso seguito de Il Milanese Imbruttito: Mollo tutto e apro un chiringuito. Questo sequel, nuovamente diretto dal team di registi composto da Pietro Belfiore, Davide Bonacina, Andrea Fadenti, Andrea Mazzarella e Davide Rossi, promette di ripetere il successo della pellicola del 2021, che aveva conquistato il pubblico italiano durante il periodo pandemico.

Ricomincio da Taaac si sposta dall’ambientazione sarda del primo film per tornare nel cuore pulsante di Milano, una città ritratta nelle sue contraddizioni tra modernità e tradizione, tra business frenetico e vita periferica più autentica e accogliente. Il protagonista, il Signor Imbruttito (interpretato da Germano Lanzoni), si ritrova a fronteggiare una nuova sfida quando il suo Boss (Claudio Bisio) annuncia la vendita dell’azienda a una multinazionale americana chiamata Blacksun. Questa operazione, guidata dal giovane imprenditore della Silicon Valley Frank Black (Francesco Mandelli), sconvolge il mondo rigido e tradizionalista del Milanese Imbruttito, introducendo nel suo ambiente concetti come inclusività, smart working e green attitude.

Il video dell’anteprima all’Anteo Palazzo del Cinema di Milano

Il cuore del film risiede nella crisi personale e professionale del protagonista, che dopo essere stato licenziato a causa di una gaffe (insultare un giovane rider per un ritardo), si trova letteralmente senza nulla: né lavoro, né casa, né sicurezze. A differenza del primo film, che era più focalizzato sul desiderio di fuga, qui vediamo il Signor Imbruttito costretto a confrontarsi con una realtà completamente diversa dalla sua: quella dei “mestieri umili” e del precariato.

Il film riesce a far riflettere, con il consueto tono leggero e ironico, su temi molto attuali come la precarietà lavorativa, l’inclusione e l’ambientalismo. Attraverso la sua “discesa agli inferi”, il Milanese Imbruttito si trova a lavorare come rider, barista e persino dog sitter, accettando la generosità di un gruppo di giovani inquilini, tra cui Martin (Maurizio Bousso), che lo accoglie nella sua casa alle porte di Milano. Questo incontro lo porta a scoprire un mondo di persone istruite e competenti, ma che, nonostante lauree e master, devono accontentarsi di lavori che la società considera di poco valore.

La narrazione scorre tra momenti di comicità esilarante e satira sociale. Milano diventa quasi un personaggio del film, rappresentata attraverso due volti: quello moderno e frenetico del centro cittadino, con i suoi grattacieli e uffici open space, e quello più umano e accogliente della periferia, fatto di cascine e comunità multiculturali. Le scene notturne, invece, mostrano una città romantica e nostalgica, quasi a sottolineare il viaggio interiore del protagonista.

A livello tecnico, il film si distingue per una produzione attenta all’ambiente. La cittadella cinematografica realizzata nel quartiere Portanuova è stata pensata per essere a “km zero”, riducendo al minimo gli spostamenti e le emissioni di CO2. La scelta di luci led a basso consumo energetico, la riduzione dell’uso di generatori e il riutilizzo di abiti di scena dai mercatini dell’usato sono solo alcuni dei dettagli che riflettono la crescente attenzione verso la sostenibilità.

Il cast del film è arricchito da una serie di guest star e personaggi noti della comicità italiana. Tra questi spicca Paolo Calabresi nel ruolo di Aldo Brusini, eccentrico imprenditore chiamato a gestire la transizione aziendale. Inoltre, le nuove leve come Charlotte M. e i volti storici del cinema e della televisione si integrano perfettamente, creando un ensemble dinamico e divertente. Il cast comprende infatti anche Brenda Lodigiani, Laura Locatelli, Leonardo Uslengo, Jake La Furia, Daniele Adani, lo chef Ruben Bondì, Licia Colò e altri volti noti.

Ricomincio da Taaac è una commedia che, pur rimanendo leggera e divertente, non rinuncia a lanciare messaggi importanti sulla società contemporanea. Il Milanese Imbruttito, attraverso la sua parabola personale, ci invita a riflettere sulle difficoltà del mondo del lavoro di oggi e su come, a volte, i momenti di crisi possano rappresentare un’opportunità per reinventarsi.

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credit image by Press Office – photo by Maco Ottico & Carmine Conte x Portanuova